Europa, Toti: "Senza l'Unione saremmo più soli e in pericolo"
L'Europa, per il presidente della Regione Liguria, dovrebbe coinvolgere sempre più Comuni e Regioni soprattutto "nel momento in cui i cittadini spaventati dalla guerra e provati dal covid spesso non colgono i benefici dell’Unione"
Senza l’Europa "oggi saremmo più soli e più in pericolo": questo il pensiero del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, intervenuto alla conferenza per la promozione del progetto Eloge-European Laben of Governance Excellence Italia, in corso a Venezia.
Presente anche il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini: "Due anni fa a quest'ora - dice Toti - con il collega Bonaccini eravamo in trincea a combattere contro il covid e a lavorare per le riaperture in sicurezza, un percorso che ha visto le regioni protagoniste nella capacità di decidere, agire e reagire. Per questo oggi è bello essere qui insieme a lui a Venezia a parlare di futuro e di Europa, un tema mai così di attualità con la guerra in corso in Ucraina e all'indomani delle elezioni in Francia. In questa giornata vogliamo sottolineare che l’Europa non è solo Bruxelles e non può essere considerata un'istituzione lontana".
L'Europa, per Toti, dovrebbe coinvolgere sempre più Comuni e Regioni soprattutto "nel momento in cui i cittadini spaventati dalla guerra e provati dal covid spesso non colgono i benefici dell’Unione, identificandola con un potere lontano e insensibile. È troppo semplicistico vedere i difetti delle politiche europee, pur ammettendo che ve ne sono molti mentre non è così immediato vederne i benefici, i quali però sono concreti: una moneta unica che difende i nostri risparmi e ci consente di comprare sul mercato internazionale (basti pensare a quali difficoltà troveremmo oggi sui mercati se avessimo ancora la lira), la capacità di modernizzare e investire come accade con le risorse del Pnrr, la libertà di circolazione delle merci e del lavoro e, non ultimo, la capacità di reagire insieme alle crisi come quella scatenata dalla Russia".