rotate-mobile
Cronaca

Esponente di rilievo dell'Isis torna in Italia per assolvere un 'mandato'

Nabil Benamir è stato arrestato dalla polizia a Genova dopo aver aggredito la compagna incinta. Una volta in carcere, sullo smartphone dell'uomo sono state trovate istruzioni per azionare ordigni esplosivi con vecchi cellulari

La polizia ha appena concluso la prima tranche di un'importante operazione, denominata convenzionalmente 'Over the Web', con cui la Digos e il Servizio Contrasto dell'Estremismo e del Terrorismo Esterno della Dcpp (Direzione centrale della polizia di prevenzione) - Ucigos (Ufficio centrale per le investigazioni generali e per le operazioni speciali) ritengono di aver individuato e neutralizzato a Genova un estremista marocchino pronto a mobilitarsi per la causa dello Stato Islamico. 

Questa fase dell'operazione, diretta dalla Ddaa di Genova in raccordo con la Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, si è conclusa con l'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del capoluogo ligure nei confronti del trentenne cittadino marocchino Nabil Benamir per il reato di appartenenza all'organizzazione terroristica dello Stato Islamico (art. 270 bis codice penale).

Arrestato per maltrattamenti

L'individuazione e l'arresto di Nabil Benamir, da alcuni mesi detenuto nel carcere di Genova per i reati di lesioni dolose e maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna, è il risultato del lavoro di un network investigativo internazionale, nel cui contesto gli uffici antiterrorismo della polizia hanno raccordato i contributi dell'Aisi, della polizia olandese, di Europol e della Fbi statunitense.

L'indagine ha preso il via lo scorso giugno, quando la nostra intelligence aveva acquisito informazioni su Benamir, allora sconosciuto all'antiterrorismo, quale 'esponente di rilievo' dell'Is, ritornato in Europa “con l'obiettivo di addestrare altri membri dello Stato Islamico alla fabbricazione e all'utilizzo di esplosivi”.

L'estremista marocchino è stato individuato all'inizio del mese di agosto, quando un equipaggio della volante soccorse a Genova una ragazza incinta, poi rivelatasi la compagna di Benamir, vittima della violenza cieca dello straniero, dopo poco arrestato dalla polizia.

L'analisi dello smartphone

Il provvedimento della magistratura ligure giunge all'esito dell'analisi della memoria dello smartphone e dei dati a lui riferibili sulle reti sociali che hanno corroborato le iniziali acquisizioni di intelligence ed evidenziato l'elevato livello di pericolosità raggiunto dal trentenne.

Insieme a istruzioni per azionare ordigni esplosivi con vecchi cellulari, uno dei quali in suo possesso, sono stati infatti trovati video di azioni suicide e 'testamenti' di attentatori prima di immolarsi, oltre a tracce di comunicazioni effettuate tramite WhatsApp, che lasciano supporre l'esistenza di un 'mandato' che l'indagato avrebbe dovuto assolvere in Italia.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Esponente di rilievo dell'Isis torna in Italia per assolvere un 'mandato'

GenovaToday è in caricamento