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Cronaca

Terremoto in Nepal, il recchese Giovanni Pizzorni è vivo e sta bene

L'alpinista ed esperto di canyonig 52enne, anche se ferito, è in salvo: lo ha comunicato la Farnesina ai familiari, che hanno spiegato che lo stanno trasferendo a Kathmandu per ricevere cure mediche

Giovanni “Nanni” Pizzorni, lo speleologo di Recco di cui si erano perse le tracce in seguito alla tremenda scossa di terremoto che lo scorso 25 aprile ha colpito il Nepal, è vivo e, pur avendo riportato diverse ferite e fratture, sta bene: a confermarlo è stato il fratello Gianluca dopo una telefonata da parte della Farnesina, che l’ha rassicurato sulle sue condizioni di salute.

Pizzorni, alpinista ed esperto di canyoning 52enne, era partito da Recco per una spedizione esplorativa con il Soccorso Alpino nel villaggio di Langtang, quando la tremenda scossa di terremoto aveva causato una valanga che ha travolto l’abitazione con lo ospitava insieme con altri 3 italiani. Stando a quanto comunicato dalla Farnesina anche Giuseppe Antonini, il primo a mettersi in contatto con i familiari in Italia dopo il sisma, sarebbe sopravvissuto, mentre non ce l’hanno fatta Gigliola Mancinelli, medico anestesista di Ancona, e Oskar Piazza, membro del Soccorso Alpino del Trentino Alto Adige.

Stando alle informazioni comunicate dalla Farnesina, Pizzorni sarebbe in viaggio con Antonini verso Kathmandu, dove dovrebbe ricevere cure mediche e riuscire finalmente a mettersi in contatto con i familiari che per due giorni hanno vissuto nell’angoscia e nella paura: ”È una gioia immensa - ha fatto sapere il fratello Gianluca - Abbiamo ricevuto la telefonata dalla Farnesina e siamo rimasti senza parole. Ora possiamo tirare un sospiro di sollievo. Ringraziamo Dio»

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