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Cronaca

Terremoti, cresce il rischio sismico in Liguria

Nuova mappatura realizzata dalla Regione grazie agli studi dei tecnici dell'Università, Genova passa da pericolosità molto bassa a bassa

La Regione ha realizzato una nuova mappatura per il rischio sismico in Liguria con il passaggio da due classi di pericolosità (bassa e molto bassa) a tre (media, bassa e molto bassa) nelle varie zone del territorio regionale. Una mappatura realizzata grazie al lavoro svolto dal Distav (Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e della Vita) dell'Università di Genova.

Secondo la nuova classificazione quasi tutti i comuni della provincia di Genova (64, tra cui il capoluogo) si trovano nella zona 3, ovvero quella di bassa pericolosità, mentre solo 3 comuni (Arenzano, Cogoleto e Tiglieto) rimangono nella zona 4, ovvero quella in cui la pericolosità molto bassa, dove in precedenza si trovava anche Genova.

Non tutto il male, però, viene per nuocere, dato che il passaggio alla zona 3 consente ai genovesi di accedere alla detrazione fiscale riconosciuta per chi effettua interventi di adeguamento sismico, valida solo per gli immobili che si trovano nelle prime tre fasce di pericolosità.

Per quanto riguarda il resto della Liguria nella zona 2 (media pericolosità) troviamo ora 30 comuni dell'imperiese, sei spezzini e quattro savonesi mentre nella tre troviamo anche gran parte dei savonesi e tutti i rimanenti della provincia di Imperia. Nella meno pericolosa, la 4, i restanti 19 comuni savonesi oltre ai tre genovesi che abbiamo già citato.

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