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Cronaca Marassi / Passo Vittime delle Foibe

Vandalizzata la targa che ricorda le vittime delle foibe

Ignoti hanno imbrattato la targa ai giardini Cavagnaro di Staglieno con una lettera 'Z' di colore nero, che rimanda a quella usata sugli automezzi militari russi in Ucraina. Inoltre su un muro è comprsa la scritta "l’unica giornata del ricordo è il 25 aprile"

La targa che ricorda le vittime delle foibe nei giardini Cavagnaro a Staglieno è stata vandalizzata a pochi giorni dal Giorno del Ricordo che, il 10 febbraio "conserva e rinnova la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale". 

Ignoti hanno imbrattato la targa di passo Vittime delle Foibe con una lettera 'Z' di colore nero, che rimanda a quella usata sugli automezzi militari russi in Ucraina. Inoltre su un muro è comprsa la scritta "l’unica giornata del ricordo è il 25 aprile".

Lo scorso anno era stata vandalizzata due volte a Oregina la targa dedicata a Norma Cossetto, studentessa uccisa dai partigiani jugoslavi nei pressi della foiba di Villa Surani.  

Il Comitato 10 Febbraio per voce del presidente Silvano Olmi: "Bisogna isolare chi fomenta gli animi con scritte sconclusionate, sono sicuro che la democratica città di Genova si troverà unita la mattina di sabato 11 febbraio nel giusto ricordo di chi venne trucidato nelle foibe e delle migliaia di italiani che furono costretti dai comunisti slavi ad abbandonare le proprie terre d’origine. Invito l’amministrazione comunale a far cancellare le scritte e a ripristinare il decoro del luogo pubblico".

Maurizio Uremassi, presidente Media Val Bisagno, aggiunge: "La Val Bisagno si oppone a chi vuole impedire il ricordo di chi è stato barbaramente ucciso nelle foibe: questo è quanto è  stato trovato stamattina sulla targa che ricorda, a Staglieno, le migliaia di Italiani buttati nelle foibe, come pulizia etnica, dai comunisti del maresciallo Tito. Scritte vergognose e antidemocratiche che tristemente ci richiamano alla deliberata invasione dell'Ucraina da parte del dittatore Putin. Sappiano queste persone che troveranno nel Municipio una barriera invalicabile a difesa dei valori della libertà e che non abbiamo paura di questi vigliacchi"

la scritta sul muro a genova

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