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Cronaca Via Carlo Swinburne

Furgone sospetto abbandonato a Sturla, proseguono le indagini

Il Ducato bianco è stato rubato lo scorso 28 marzo a Lione, e qualche giorno fa è stato parcheggiato in via Swinburne: a bordo taniche e cellulari che hanno fatto scattare l'allarme terrorismo

Dovrebbe essere gasolio il liquido contenuto nelle taniche individuate sul furgone che lunedì ha fatto scattare un allarme che ha portato alla chiusura di corso Europa, all’altezza di via Swinburne, per consentire ad artificieri e Vigili del fuoco di mettere in sicurezza la zona.

Acclarato dunque che non si tratterebbe di acido cloridrico (come indicava il simbolo sopra le taniche) resta da chiarire come e quando il furgone sia arrivato a Genova e sia stato parcheggiato in via Swinburne. Stando a quanto accertato dalla polizia, il Ducato bianco era stato rubato vicino a Lione lo scorso 28 marzo, facendo scattare l’allerta internazionale da parte dei colleghi francesi, così come prevede il protocollo in caso di furti o sparizioni di mezzi pesanti dopo l’attentato di Nizza. Intestato a un’azienda di Montelimar, e bordo i poliziotti hanno trovato la patente di un dipendente, insieme con 4 telefoni cellulari che, insieme con le taniche, avevano spinto una passante a segnalare il mezzo alla Municipale avviando la procedura di sicurezza. All’interno del mezzo anche cartacce e alcuni pacchetti di sigarette, ma nessun indizio sull’identità della persona che lo ha portato nel capoluogo ligure. 

L’ipotesi degli inquirenti è che la persona che ha rubato il furgone possa avere caricato a bordo alcune taniche con il gasolio come scorta, in modo da non doversi fermare lungo la strada per il rifornimento, e che l’abbia abbandonato in una zona poco trafficata una volta passato il confine francese per non lasciare tracce.

Nessun collegamento con il suicida del Ponte Monumentale

Escluso invece un collegamento con Lamoudi Mohamed Yacine, il 34enne franco-algerino che lunedì mattina si è gettato dal Ponte Monumentale dopo i vani tentativi da parte dei soccorritori di convincerlo a desistere: l’uomo aveva con sé un diario, un computer e la chiave di un’auto che ancora non è stata ritrovata. Inizialmente si è pensato potesse avere qualcosa a che fare con il furgone a targa francese, ma i militari della stazione di Carignano, agli ordini del comandante Matteo Pacci, hanno già sentito i familiari scoprendo che Yacine da qualche tempo era caduto in depressione a causa di un grave problema di salute, e che con tutta probabilità c’è proprio lo stato d’animo alterato alla  base dell’estremo gesto.

Le indagini sul furgone rubato, intanto, proseguono: gli uomini del nucleo Nbcr (nucleare - biologico - chimico - radiologico) dei Vigili del fuoco hanno sequestrato taniche e liquido per analisi di laboratorio, mentre il mezzo è stato portato in un deposito in attesa di ulteriori accertamenti.

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