
Nella chiesa di Sturla un crocefisso realizzato con il legno dei barconi dei migranti
L'iniziativa di Natale di don Valentino Porcile: una croce realizzata usando le assi delle navi usate per fuggire da guerra e povertà
Noto per numerose iniziative che hanno suscitato dibattito, dalle preghiere via sms all’inserimento nel presepe del ponte Morandi, don Valentino quest’anno ha voluto condividere anche quella di quest’anno: posizionare sull’altare un crocifisso dalla foggia semplicissima, realizzato però con il legno dei barconi usati dai migranti per raggiungere le coste italiane.
«Questa croce è stata realizzata con il legno dei barconi utilizzati dai migranti per attraversare il Mediterraneo e scappare da guerra e povertà - spiega don Porcile - Il legno è “grezzo” e vero, e porta i segni della sofferenza ma anche della speranza. È legno bagnato dalle onde del mare, da settimane di navigazione, e anche dalla forza impietosa della morte».
«Ogni giorno su questo altare questo segno vuole portare al buon Dio le sofferenze, le speranze, la vita di ognuno. Di tutti e di ognuno, senza nessuna distinzione - conclude il parroco di Sturla - Di chi vive accanto a noi. Di chi è lontano. Di chi abbiamo di più caro. Di chi viene seppellito nel mare e nella dimenticanza. Di coloro ai quali nessuno pensa. A Natale questa croce sarà qui. Con un legno che accolga la Sua umanità. Insieme alla nostra, perchè Lui la faccia Sua».