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Cronaca

"Fiestas" e fiumi d'alcol, Garassino contro le “orde sudamericane”

L'assessore comunale alla Legalità "inciampa" nuovamente sul linguaggio troppo colorito in risposta a un'interrogazione sulle "fiestas" organizzate nei giardini della piastra di Genova Est

Non ha usato mezzi termini, l’assessore alla Legalità Stefano Garassino, quando è dovuto intervenire in consiglio Comunale sulle feste organizzate durante l’estate e nei weekend nei giardini della piastra di Genova Est, a Staglieno.

Riferendosi ai gruppi di giovani di origini sudamericane che spesso bivaccano nei giardini, l’assessore li ha definiti  «orde sudamericane che banchettano con uso smodato di birra», facendo inarcare parecchie sopracciglia nell’utilizzo di un termine (orde, appunto) con accezione fortemente negativa. 

«Il problema è noto da tempo - ha quindi risposto Garassino ad Antonio Gambino, consigliere di Fratelli d’Italia che ha presentato l’interrogazione - Da circa un mese ci siamo attivati, in collaborazione con il Municipio. La polizia municipale non ha mezzi sufficienti per intervenire in sicurezza. In seguito all’intervento da noi richiesto della polizia di Stato, il fenomeno si è ridimensionato. Abbiamo chiesto, per il futuro, controlli con l’etilometro per chi guida e mi auguro che vengano ritirate molte patenti».

Non è la prima volta che l’assessore leghista alla Legalità “inciampa” su un linguaggio un po’ troppo colorito. L’ultimo episodio risale alla settimana scorsa, quando intervenendo sulla questione dell’accoglienza a Multedo e dell’arrivo di 25 migranti (e non 50, come inizialmente stabilito) nell’ex asilo Contessa Govone aveva tuonato: «Il primo che vedo a chiedere l’elemosina lo prendo a calci nel sedere». Suscitando una bufera di polemiche e rifiutando poi di fare marcia indietro.

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