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Cronaca

Spiagge: da corso Italia a Vesima, riparte il ripascimento

Iniziano il 19 gennaio i lavori di risanamento degli arenili genovesi, sfruttando i materiali di risulta degli scavi per lo scolmatore del Fereggiano. Il Comune: «Solo l'inizio di una grande ricostruzione»

A poco più di un mese dall’ennesimo appello del Consorzio Balneari di corso Italia, che aveva chiesto a Tursi di destinare alle spiagge genovesi i materiali di risulta degli scavi per lo scolmatore del Fereggiano, dal Comune arriva il via libera al ripascimento del litorale cittadino.

I lavori ripartono giovedì 19 gennaio e proseguono sino alla fine di febbraio per quanto riguarda le spiagge di San Giuliano, tra le concessioni Bagni Militari e i Bagni Sporting, con trasporto via autocarri direttamente sulla battigia, mentre a marzo partiranno quelli per gli stabilimenti di San Nazaro, Capo Marina e Lido. In quest’ultimo caso, il trasporto e lo scarico del materiale avverrà via mare

Ulteriori interventi riguarderanno poi le spiagge pubbliche di Vesima e di Voltri, ed entro aprile, sempre in un’ottica di risanamento degli arenili cittadini, il Comune dovrebbe ricevere gli esiti delle analisi di fattibilità dei lavori di stabilizzazione di quello di Sturla, nel tratto tra piazzale Crispi e il depuratore di Vernazzola, e del fondale del porticciolo di Nervi, che riprenderanno le opere subacquee messe in atto negli scorsi anni.

«Questo è solo l’inizio di un grande lavoro di ricostruzione delle spiagge genovesi», fanno sapere da Tursi, ricordando che il regolamento della gara per l’affidamento della progettazione esecutiva dello scolmatore del Bisagno prevede che in sede di elaborazione del progetto i tecnici predispongano anche gli studi, le indagini e la documentazione necessari per il ripascimento strutturale delle spiagge comunale, da realizzarsi mediante l’utilizzo dello smarino (la stima è di circa 600mila metri cubi di materiale) proveniente dallo scavo della galleria dello scolmatore del Bisagno, da non confondere con quello del Fereggiano i cui lavori sono oggi in corso.

«Nei prossimi due mesi incontreremo tutti i soggetti interessati per condividere preventivamente il limite di battigia da ricostituire - ha spiegato Italo Porcile, assessore all’Ambiente del Comune di Genova - Naturalmente tutto si svolgerà con l’azione di coordinamento degli uffici competenti di Regione e Comune per rispettare le normative di settore prestando particolare attenzione alla tutela ambientale e paesaggistica. Auspichiamo di poter recuperare la superficie di spiaggia fruibile che è stata erosa negli anni passati».

Il consorzio balneari di corso Italia aveva più volte chiesto che i materiali di risulta degli scavi per lo scolmatore del Fereggiano venissero utilizzati per il rinascimento delle spiagge genovesi: il cantiere ha prodotto circa 150mila metri cubi di materiale, soltanto 10mila dei quali destinati al litorale cittadino, come aveva sottolineato lo scorso maggio Maurizio Puccio, presidente del consorzio.

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