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Cronaca

Spiagge, da sabato si apre: segnaposti e app per regolare gli accessi

Diffuso il protocollo per aprire i litorali pubblici e liberi: a Pegli sacchi di sabbia per delimitare le postazioni

Ingressi contingentati, sacchi di sabbia come segnaposti, controlli e distanze: mancano ormai pochi giorni all'apertura delle spiagge libere, a oggi ancora inaccessibili per la posa dell'asciugamano e la tintarella, e sulle spiagge della Liguria si iniziano a vedere i provvedimenti adottati per mantenere le norme anti contagio da coronavirus.

A Genova, in particolare, i tecnici di Aster hanno iniziato a posare sacchi di sabbia a distanza specifica, in modo da arrivare a sabato, giornata di apertura, con quante più spiagge libere disponibili: si potrà accedere a 27 spiagge sul territorio comunale attraverso 39 accessi presidiati in maniera fissa da volontari. A ogni nucleo famigliare, sino a un massimo di 4 persone, sarà dato un numero, corrispondente al posto assegnato in spiaggia attraverso sacchi di sabbia numerati. I sacchi sono posizionati al fine di garantire una distanza minima tra ombrelloni di tre metri e assicurare uno spazio di dieci metri quadrati a nucleo famigliare. Non ci saranno recinti, ma ogni famiglia avrà gli spazi necessari per poter garantire il rispetto del distanziamento minimo.

L’area delimitata dai segnaposto corrisponderà ai due terzi circa della spiaggia, un terzo invece sarà destinato a persone singole o coppie senza ombrellone, che dovranno osservare la regola della distanza di 1,5 metri tra un asciugamano e l’altro. Alcune spiagge, le più piccole, non saranno suddivise: resta la regola della distanza minima di 1,5 metri tra un asciugamano e l’altro. La polizia Locale assicurerà controlli dinamici per far rispettare queste norme, ma il Comune ha anche lanciato un appello ai volontari che volessero dare una mano nella gestione delle spiagge, e che per candidarsi può inviare una mail all’indirizzo coordvolontariato@comune.genova.it.

Quando la spiaggia avrà raggiunto il limite dei posti disponibili, sarà bloccato l’accesso fino a quando i posti non saranno liberati. Il Comune sta anche mettendo a punto una app che, in tempo reale, indicherà i posti disponibili in ogni spiaggia. A occuparsi della gestione degli ingressi saranno i volontari di varie associazioni, alle quali sarà riconosciuto un contributo economico. Potranno essere eventualmente impiegati anche gli “assistenti civici”, per i quali si attende il bando annunciato dal Governo.

Prove di organizzazione spiagge a Pegli

«L’alternativa era quella di tenere le spiagge chiuse  - ha detto Sergio Gambino, consigliere con delega alla Protezione Civile - con queste operazioni riusciremo invece a garantire un’estate bella e sicura per turisti e genovesi. Mi appello a tutti i cittadini affinché continui la collaborazione con le istituzioni, com’è stato finora, per tutelare la salute di tutti».

Anche la Guardia Costiera, intanto, si prepara a entrare in aizone. Anche quest'anno, nonostante l'emergenza coronavirus, i militari delle Capitanerie di porto si preparano a pattugliare il mare e il litorale affinché tutti possano goderne in sicurezza, e dopo la comunicazione dell'avvio della stagione balneare il 3 giugno, entrano in vigore proprio dal 3 giugno le norme che la Guardia Costiera dispone per la stagione estiva per garantire la sicurezza dei bagnanti e il corretto uso del mare e delle spiagge.

Dal tratto di mare riservato alla balneazione alla presenza degli assistenti bagnanti sugli arenili, dai “corridoi di lancio” per il transito dei natanti alla distanza di sicurezza dai palloni segna-sub, numerose sono le norme che rientrano nell’Ordinanza di sicurezza balneare, approvata localmente dall’Autorità marittima nel rispetto delle esigenze e peculiarità di ciascun territorio.

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