Diciannove lavoratori in nero su quaranta aziende ispezionate dalla guardia di finanza lungo il litorale di Genova. Uno dei lavoratori ha anche cercato di fuggire in mare utilizzando un pedalò. 

Sono state contestate sanzioni amministrative che nel massimo possono superare i 60mila euro, oltre all’obbligo di regolarizzazione sotto il profilo contributivo e assistenziale di tutte le posizioni lavorative irregolari. In particolare, nel corso di un intervento ispettivo in un bar-ristorante di uno stabilimento balneare del litorale genovese, sono state individuate quattro posizioni lavorative completamente in nero su otto.

All’arrivo dei finanzieri tutti i lavoratori non regolarmente assunti hanno tentato di darsi alla fuga e uno di loro ha cercato di allontanarsi via mare su un pedalò. In un caso è stata proposta alla Direzione territoriale del lavoro di Genova la sospensione dell’attività poiché il numero dei lavoratori rilevati “in nero” all’atto dell’accesso ispettivo superava la percentuale di tollerabilità prevista dalla normativa sulla sicurezza del lavoro.

Nello stesso periodo sono stati effettuati anche 218 controlli sul regolare rilascio dello scontrino o ricevuta fiscale sulla base della mirata attività di intelligence ordinariamente svolta dalle forze dell'ordine, tanto che nel 56% dei casi è stato riscontrato il mancato rispetto degli obblighi fiscali. La repressione delle violazioni di specie è mirata, tra l’altro, a evitare l’alterazione delle regole di mercato in quanto tali condotte creano una concorrenza sleale tra le attività commerciali.