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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Sestri Ponente

Sestri ponente, "liberata" la carrozzina del disabile ma i residenti protestano

Mirko Alessi è un disabile motorio che da anni chiedeva una soluzione per raggiungere via Sestri senza correre il rischio di essere investito. Grazie al Municipio e alla polizia locale si è trovata la soluzione ma non tutti hanno gradito

Per quattro anni Mirko Alessi non è riuscito a raggiungere il centro di Sestri Ponente con la sua carrozzina elettrica.

Per quattro anni i suoi vicini di casa si sono opposti alla realizzazione di un ascensore che da via Casati lo avrebbe portato in piazza dei Miconi, evitando di essere investito ogni giorno. E con lui avrebbero potuto usufruirne altri disabili, anziani o mamme coi passeggini. Ma il quartiere ha detto no. Qualcuno addirittura ha proposto di fare una colletta per fargli lasciare casa, dove vive con sua mamma colpita da un ictus nove anni fa.

Ci sono voluti la volontà di Mirko, 52 anni a marzo, che ha minacciato di occupare la strada, la dedizione del vicepresidente del Municipio VI Medio Ponente Massimo Romeo insieme alla professionalità della polizia locale per cambiare le cose. In tempi rapidissimi, ma non senza proteste. "Ho ricevuto anche delle lettere di minaccia anonime a casa", racconta l'assessore del Municipio Ponente con delega alla Mobilità Massimo Romeo a Genova Today. Il tutto per aver fatto chiudere al traffico via Casati (una strada stretta e in salita) e deviarlo su via Cadenaccio. "Abbiamo fatto un sopralluogo con i tecnici della Mobilità e con gli uffici Barriere Architettoniche insieme alla polizia locale e ho esposto le necessità di Mirko", spiega Massimo Romeo. "La Mobilità ha valutato la richiesta di chiudere la strada e modificare il senso di marcia della strada superiore e, dopo quattro anni, siamo riusciti a dare la possibilità a lui e a tutti quelli che vogliono recarsi nel centro di Sestri con un passeggino o con una carrozzina di arrivarci in sicurezza". 

La polizia locale ha dato il parere favorevole perchè aveva già ricevuto degli esposti da parte di alcuni cittadini che lamentavano la pericolosità di quella strada: "Dicevano che uscendo di casa rischiavano di essere investiti - spiega il vicepresidente Romeo - perché quella strada era priva di marciapiede e ha un limite di larghezza di un metro e ottanta, invece ci passavano anche i furgoni a fare il pelo tra un muro e l'altro". 

I tecnici della direzione Mobilità e Traffico hanno verificato che le misure consentissero di modificarla e di cambiare il senso di marcia, non sono mancati poi i fondi comunali: "Abbiamo così provveduto a far allargare il marciapiede di ottanta centimetri in modo che le carrozzelle possano salirci e accedere in sicurezza al nuovo varco pedonale".

Nella via superiore hanno iniziato a passare più auto e questo inizialmente non è andato giù ai residenti: "Ma non si è perso nemmeno un posteggio e si è messo in sicurezza la strada, inoltre abbiamo ricevuto il benestare della Consulta dei disabili - conclude Romeo - ho creduto che questo fosse un piccolo passo fatto per cambiare davvero le cose in materia di barriere architettoniche".

Quando lo raggiungiamo Mirko è di fretta perchè il sabato va a giocare a hockey: "Due volte a settimana lavoro come programmatore volontario a Liguria digitale - racconta - poi a volte vado con la Consulta e la Commissione barriere architettoniche a vedere come procedono i lavori. C'è questa idea di fondo che i disabili non vadano a fare la spesa o le loro commissioni". Lui lo è dalla nascita, ex presidente del progetto "80 Sampierdarena" associazione di volontariato che offre ai disabili motori servizi di trasporto e accompagnamento per poter svolgere le loro attività quotidiane. Mirko ha anche fondato Genovability insieme ad altri volontari per sensibilizzare e far capire a istituzioni, cittadinanza e commercianti l'importanza dell'eliminazione delle barriere architettoniche sul territorio genovese e nei negozi. 

"Cerco di vivere  la vita il più 'normale' possibile e di non far pesare a nessuno la mia disabilità - racconta - ma quando i lavori sono stati approvati ho saputo che certe persone hanno scritto al Municipio e al sindaco e costituito un comitato per lamentarsi. Nel 2022 un disabile non può essere costretto ad andare in mezzo alla strada tra le auto che vanno a tutta velocità; noi viviamo come tutti, non siamo 'poverini’, siamo delle persone".

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