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Cronaca Sestri Ponente

Colpi di fucile contro un imprenditore nautico, indagato il figlio

Secondo gli inquirenti il ragazzo avrebbe pianificato l'aggressione con un dipendente della ditta del padre e quest'ultimo avrebbe assoldato un albanese per l'esecuzione materiale

Lo scorso 22 dicembre un imprenditore nautico residente in via Sant'Alberto, sulle alture di Sestri ponente, è stato colpito da una fucilata, sparata da un'arma a canne mozze, mentre faceva ritorno a casa.

Il 56enne ferito a una spalla e alla testa da una rosa di pallini calibro 12 era stato ricoverato all'ospedale Villa Scassi. Sul caso indaga la squadra mobile della polizia, coordinata dal sostituto procuratore Marcello Maresca e dal procuratore Francesco Pinto.

Gli inquirenti hanno scoperto che il mandante dell'agguato sarebbe stato il figlio, ora indagato per tentato omicidio. Il ragazzo avrebbe pianificato l'aggressione con un dipendente della ditta del padre e quest'ultimo avrebbe assoldato un albanese per l'esecuzione materiale.

Il giovane è stato sentito dagli inquirenti ma non ha indicato i nomi delle persone coinvolte. Alla base del tentato omicidio ci sarebbero dei dissapori  tra padre e figlio per la gestione dell'impresa. Subito dopo il ferimento, gli agenti avevano trovato una pistola con matricola abrasa in casa dell'imprenditore e per questo era stato arrestato mentre in casa del figlio era stata trovata una pistola regolarmente denunciata.

Le indagini sono ancora in corso per ricostruire con esattezza la dinamica e per risalire al nome dell'esecutore materiale.

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