«Che la mia ferita sia mortale», maxi sequestro di coltelli
Le armi, 2.140 coltelli, erano sprovviste dell'obbligatoria autorizzazione rilasciata dall'Autorità di Pubblica Sicurezza. È probabile fossero destinate al mercato della Corsica
I Funzionari del Servizio Antifrode dell'ufficio delle Dogane di Rivalta Scrivia, Retroporto di Genova, hanno sequestrato una partita di armi da punta e da taglio, dichiarate in dogana come «coltelli vari e articoli da campeggio».
Le armi, 2.140 coltelli, erano sprovviste dell'obbligatoria autorizzazione rilasciata dall'Autorità di Pubblica Sicurezza.
La reale destinazione d'uso delle armi da taglio sequestrate è stata accertata, oltre che dalla corrispondenza delle caratteristiche con la definizione di arma da punta e da taglio previste nel Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, anche dalle peculiari incisioni presenti sulle lame che riportavano la dicitura «che la mia ferita sia mortale».
La natura di vere e proprie armi risulta anche dai fogli illustrativi, allegati ai coltelli, che recano fra le indicazioni d'uso: «...la vendetta per offese all'onore».