rotate-mobile
Cronaca

Cure negate ai bimbi disabili, la sentenza che fa tremare la Regione

"I genitori con bimbi disabili senza terapie dicono basta: non siamo più disposti a indebitarci e a pagare quanto la sanità pubblica, attraverso le Asl o il privato accreditato, deve erogare", dichiara Marco Macrì, vigile del fuoco genovese e padre di due bambini, di cui uno con disabilità

Una sentenza della Corte d'appello del tribunale di Torre Annunziata sulle liste d'attesa per le terapie dei bambini disabili potrebbe fare da apripista a una serie di cause in Liguria. Ad anticiparlo all'agenzia Dire è Marco Macrì, vigile del fuoco genovese e padre di due bambini, di cui uno con disabilità, portavoce delle famiglie liguri che attendono di ricevere dal servizio sanitario pubblico le prestazioni previste dal percorso terapeutico e riconosciute dai Lea per i propri bimbi.

La decisione che potrebbe fare scuola è arrivata a fine febbraio, quando una mamma di Castellamare di Stabia si è vista riconoscere dai giudici il rimborso delle spese sostenute per garantire al proprio figlio, che soffre di disturbi dello spettro autistico, le terapie di psicomotricità attraverso la sanità privata, a causa dei tempi troppo lunghi previsti per le liste d'attesa nel servizio pubblico.

La Corte d'Appello di Torre Annunziata, infatti, ha confermato la sentenza di primo grado del Tribunale del lavoro, risalente a tre anni fa, condannando l'Asl Napoli 3 Sud al rimborso integrale delle spese sostenute dalla donna. "I genitori con bimbi disabili senza terapie dicono basta: non siamo più disposti a indebitarci e a pagare quanto la sanità pubblica, attraverso le Asl o il privato accreditato, deve erogare - afferma Macrì - se dopo questa sentenza, non arriverà un abbattimento di almeno la metà delle lista d'attesa entro l'estate, sia chi è già stato preso in carico che chi aspetta presenterà alla procura della Repubblica la richiesta di rimborso di quanto già pagato per ottenere i servizi dai privati".

Macrì invita, dunque, la Regione a "erogare i livelli d'assistenza e non affrontare un'ulteriore battaglia legale che può costare almeno dieci volte tanto quanto servirebbe per risolvere il problema". Nel frattempo il vigile del fuoco attende la risposta all'esposto alla corte dei conti in merito.

Proprio oggi, il figlio di Macrì raggiunge i due anni di attesa delle terapie da parte del servizio pubblico. "I tempi di attesa a Genova e in Liguria si attestano attorno ai tre anni, contro una media nazionale di 18 mesi", sottolinea il genitore. A Genova i bimbi in lista sono attualmente 980, mentre in tutta la regione il dato sale a 1.840.

"I numeri si sono un po' ridotti negli ultimi mesi perché sono stati offerti pacchetti di cura che consentono di seguire più bambini, ma non danno un'adeguata cura ai nostri figli - denuncia Macrì - si tratta di pacchetti da 80 sedute, contro le 132 previste dalla delibera 197 del 2018 di Alisa, l'azienda ligure sanitaria".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cure negate ai bimbi disabili, la sentenza che fa tremare la Regione

GenovaToday è in caricamento