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Cronaca Voltri / Via delle Fabbriche

Scuola, a Voltri la prima cucina didattica della Liguria

L'inaugurazione oggi, nel plesso di Fabbriche: i bambini imparano cucinando materie come matematica, scienze, biologia, educazione alimentare

Sembra un gioco, ma è molto di più: la prima cucina didattica della Liguria (qui il video), aperta nella scuola di Fabbriche, a Voltri, consente ai bambini di imparare cucinando e di avere come insegnanti - oltre ai docenti - anche i ragazzi più grandi degli istituti genovesi. Questa mattina, per l'inaugurazione della struttura, ottenuta con i fondi Pon Infanzia e costruita dove prima c'era la mensa dell'asilo, i bambini dell'istituto comprensivo Voltri 1 hanno cucinato club sandwich e tramezzini con studenti e professori dell'istituto Bergese di Sestri Ponente.

Ma non si parla solo di cucina, perché mentre i bimbi mettono le mani in pasta - nel vero senso della parola - imparano nozioni di matematica, fisica, scienze, biologia ed educazione alimentare. E imparano a conoscere una disciplina in più, iniziando l'orientamento fin da piccoli.

Voltri, inaugurazione della prima cucina didattica della Liguria

Cucinando si impara a studiare anche le altre materie

"Il progetto - spiega Caterina Bruzzone, dirigente scolastica dell'istituto comprensivo Voltri 1 - è nato in estate, con la collaborazione del Comune e del Municipio, e ha seguito la nostra filosofia della didattica attiva: questa scuola dal 2019 ha un protocollo legato all'outdoor education che non significa solo uscire e andare nei boschi, bensì fare esperienza sul campo e acquisire competenze. In una cucina didattica vengono messe in gioco molte abilità: si pesano gli ingredienti, si fanno proporzioni, si comprende la differenza tra i cibi, gli stati delle materie".

Nella cucina sono presenti anche microscopi, a disposizione di studenti e insegnanti, e i piani di cottura e di lavaggio sono a livelli diversi: uno per i grandi e l'altro per i più piccoli. Gli alunni dell'istituto comprensivo hanno iniziato stamattina a fare pratica con docenti e studenti del Bergese: "I ragazzi erano contenti - continua Bruzzone - i bimbi erano felicissimi, tanti volti sorridenti, una bella esperienza a cui si aggiunge il valore della valle di Fabbriche. A questa iniziativa infatti hanno collaborato le maestranze gastronomiche del territorio: osterie, pasticcerie, gastronomie hanno messo a disposizione i loro prodotti". All'inaugurazione erano presenti le istituzioni, la vicepresidente del Municipio Ponente Lorella Fontana, il consigliere regionale Alessio Piana, e poi docenti di altri istituti e l'Ufficio Scolastico Regionale anche poiché la cucina didattica è a disposizione di tutte le scuole genovesi del primo ciclo che vorranno utilizzarla. 

Prima ideatrice del progetto, l'insegnante Irene Defilippi: "In questa cucina didattica, fortemente voluta da un team di insegnanti di cui faccio parte, l'apprendimento si lega alla pratica e ai sentimenti, e se l'emozione è positiva rimarrà impressa nei bambini. Crediamo molto nel ruolo della scuola, collante fondamentale tra famiglia, territorio e ragazzi: per far sì che lo diventi veramente, occorrono ambienti di apprendimento che diano possibilità di scambio e di incontro, proprio come questo".

Un progetto contro la dispersione scolastica

Il progetto serve anche per frenare il fenomeno della dispersione scolastica di cui tanto si parla, iniziando con l'orientamento fin da giovanissimi e imparando dunque, fin da piccoli, a seguire le proprie aspirazioni facendo esperienza, in questo caso con una cucina a disposizione. 

"Per poter essere consapevoli di quello che realmente si vuol fare del proprio futuro - dice Cinzia Baldacci, dirigente scolastica dell'istituto alberghiero Bergese - bisogna cominciare da piccoli e questa è l'occasione migliore. Il progetto di cui siamo partner insieme al liceo Gobetti ha proprio questo fine: far conoscere la scuola superiore ai più piccini che possono maturare competenze e desideri nel tempo, con calma e consapevolezza. È uno scambio anche per i ragazzi più grandi che hanno la possibilità di confrontarsi e rapportarsi con i più piccini, aiutandoli a scegliere come hanno fatto a loro volta".

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