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Cronaca Centro / Piazza Raffaele de Ferrari

Sciopero dei lavoratori del Galliera: "Gli eroi della sanità vanno pagati e rispettati"

Dopo il concentramento previsto alle 9 nel parcheggio interno al Galliera, il corteo ha lasciato l'ospedale per proseguire in via Corsica, via Bixio e via Fieschi fino a raggiungere piazza De Ferrari per le 11

I lavoratori dell'ospedale Galliera di Genova incrociano le braccia: lo sciopero, indetto da Fp Cgil e Uil Fpl Genova, si svolge oggi, mercoledì 16 novembre dalle 7 alle 20. Previsti corteo e presidio.

Alle 9 i lavoratori si sono concentrati nel parcheggio interno al Galliera: verso le 10 il corteo è partito lasciando l'ospedale per proseguire in via Corsica, via Bixio e via Fieschi fino a raggiungere piazza De Ferrari. Traffico bloccato nelle vie fino all'arrivo della manifestazione in piazza, verso le 11. Per le 11,20 i delegati delle rappresentanze sindacali sono saliti in Regione per incontrare l'assessore alla Sanità Angelo Gratarola. 

Lo sciopero dei lavoratori del Galliera

"Abbiamo ricevuto garanzie da parte dell'assessore e fermiamo la mobilitazione - spiega Luca Infantino della Cgil -. Avremo nuove risorse che arriveranno dal decreto Calabria e che consentiranno di riassettare quelle che mancano sui fondi contrattatuali. Questo significa che nell'arco di pochi mesi andremo a ridistribuire la premialità non data ai lavoratori e alle lavoratrici dell'ospedale Galliera. Non devono esserci figli di un Dio minore perché tutti fanno lo stesso lavoro, durante il covid poi il Galliera ha dato veramente tanto attraverso i suoi operatori. Gli eroi della sanità vanno pagati e rispettati perché dal loro lavoro dipende una buona o una cattiva sanità i cui riflessi ricadono sui cittadini. Questa è una battaglia non solo nostra di categoria ma per il servizio pubblico sanitario al cittadino".

"Che ci fossero dei problemi all'interno dell'ospedale non è una novità di queste ore - è il commento dell'assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola -. Le problematiche presentate dai sindacati sono condivise e mi impegno a trovare tutte le strade possibili necessarie per poter rendere anche quell'ospedale paritetico agli altri per il trattamento del personale. Abbiamo parlato anche di scorrimento di graduatorie e di adeguamento del personale infermieristico che manca. La Regione Liguria e Genova non può fare a meno del Galliera con le sue professionalità che servono a curare i genovesi in maniera ottimale. L'unico neo che ha è che è un ospedale troppo vecchio e non può rimanere fuori dal rinnovamento. Gli ambienti molto vecchi non aiutano anche il mood, cioè l'umore delle persone che ci lavorano".

È stato poi ricordato che il Consiglio di Amministrazione del Galliera nella sua autonomia, a seguito delle dimissioni del Direttore Generale Adriano Lagostena, ha provveduto alla sua sostituzione a partire dal 1 gennaio 2023 con l’attuale Direttore del Dipartimento Salute e Servizi Sociali di Regione Liguria Francesco Quaglia, figura che sarà importante per la riorganizzazione ospedaliera interna.

Le motivazioni: dalla carenza di personale all'incremento dei carichi di lavoro, passando per il sovraffollamento del pronto soccorso

Le motivazioni che hanno portato alla proclamazione dello sciopero sono il perdurare delle condizioni di disagio per la cronica carenza di personale, doppi turni, rinuncia ai riposi e alle ferie, ricorso eccessivo allo straordinario, grande incremento dei carichi di lavoro, sovraffollamento e stazionamento prolungato dei pazienti in barella al pronto soccorso.

"Tutte circostanze che, inevitabilmente, determinano un aumento inaccettabile del rischio professionale a cui è sottoposto il personale - dicono i sindacati -. Situazione drammatica che, tuttavia. viene, peggiorata dalla ulteriore perdita di professionisti e operatori a seguito dello scorrimento della graduatoria per Infermieri e oss di Alisa che decidono di abbandonare il Galliera e per la mancanza dei riconoscimenti economici previsti dalla normativa proprio per la carenza di personale". 

Il caso in consiglio regionale

Del caso del Galliera, alla vigilia dello sciopero, si è occupato anche il consiglio regionale con due interrogazioni a risposta immediata presentate rispettivamente da Ferruccio Sansa, Roberto Centi e Selena Candia (lista Sansa) e poi Armando Sanna, Luca Garibaldi, Roberto Arboscello, Enrico Ioculano, Davide Natale e Sergio Rossetti (Pd).

"La carenza di personale sanitario al Galliera, che si somma ad altre problematiche come il rischio di chiusura del reparto maternità di Villa Scassi, mette in chiaro lo schema che continua a proporci la maggioranza con una totale assenza di programmazione sanitaria, progressiva perdita del controllo di gestione del sistema e smantellamento del modello di assistenza territoriale - è il commento del consigliere Armando Sanna -. È emblematica la risposta dell’assessore alla mia interrogazione, quando dice che il problema del personale si risolverebbe, tra l’altro, con una struttura ospedaliera nuova, perché così il personale sarebbe meno propenso a spostarsi in altri ospedali. In verità stiamo parlando di carenza di organico: da mesi chiediamo di incrementare il personale, stabilizzando anche le figure che sono entrate negli ultimi due anni. In assenza di un Piano sociosanitario ci troviamo di fronte all’improvvisazione, come è avvenuto con l’annuncio della fusione tra Scassi e San Martino per poi scoprire che è tutto rimandato alla realizzazione dell’Ospedale Erzelli sul quale non abbiamo ancora i tempi di realizzazione. Così un servizio sanitario non può essere gestito".

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