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Cronaca

Delitto Scagni, tensione sulla perizia psichiatrica. La mamma: "Scriverò al ministro Nordio"

Il consulente della procura, dopo aver fatto riaprire l'incidente probatorio, non si è presentato all'incontro per discutere la perizia psichiatrica. Antonella Zarri: "Altri mesi persi inutilmente sulla nostra pelle”

Sale la tensione sul caso Scagni. La madre della donna uccisa dal fratello maggiore si rivolge al ministro della Giustizia Carlo Nordio: "Ma Lei, caro Ministro, che è un ex Pubblico Ministero, si sarebbe comportato in questo modo? Per lei va tutto bene?". 

La reazione di Antonella Zarri deriva da quanto accaduto nelle ultime settimane e soprattutto nelle ultime 24 ore. 

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Ieri, sabato 19 novembre, si è tenuta la riunione fra il perito nominato dal giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni, Elvezio Pirfo, e i consulenti delle parti, al fine di arrivare alla perizia psichiatrica definitiva sulle condizioni di Alberto. La relazione di Pirfo, infatti, che ha ritenuto Alberto Scagni semi-infermo di mente, è stata messa in discussione dal consulente del sostituto procuratore Paola Crispo, Giacomo Mongodi per il quale, invece, l'omicida sarebbe stato capace d'intendere e di volere al momento del delitto.

Durante l’udienza del 3 novembre, Mongodi ha depositato la sua relazione davanti al giudice ma senza discuterla. Per questo l'accusa aveva chiesto di rimandare tutto e il giudice aveva accolto la richiesta. "Il perito aveva concluso per una grave seminfermità mentale nella sua relazione. Su questo punto non concordavano né Mongodi né il pubblico ministero i quali, con una forzatura evidente, ci hanno impedito di porre termine all'incidente probatorio", accusa Zarri. "Il giudice ha ordinato la riapertura dell'incidente probatorio. Veniva quindi disposto per sabato 19 novembre un nuovo incontro tra tutti i consulenti per tenere conto della relazione del dottor Mongodi, affinché il perito del giudice potesse riferirne il prossimo 22 dicembre".

Ma proprio Mongodi, ieri, non si è presentato alla riunione in video call, scrivendo una mail agli altri partecipanti.  "Altri mesi persi inutilmente sulla nostra pelle a causa del comportamento spregiudicato non di avvocati di parte tanto vituperati ma del Pubblico Ministero e del suo magnifico consulente. Questa è la giustizia?".

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