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Cronaca Quinto / Via Nicola Fabrizi

Delitto Scagni e presunte omissioni, interrogati poliziotti e medico della salute mentale

I tre sono accusati delle presunte omissioni e sottovalutazioni degli allarmi lanciati dai familiari

In attesa di sviluppi per quanto riguarda l'inchiesta principale, giovedì 26 gennaio 2023 sono stati interrogati i due agenti di polizia e il medico della Salute Mentale della Asl3, una donna, indagati nell'ambito del filone bis, nato dopo l'omicidio di Alice Scagni, la donna uccisa l'1 maggio 2022 sotto casa a Genova Quinto, femminicidio di cui è accusato il fratello Alberto.

I tre sono accusati delle presunte omissioni e sottovalutazioni degli allarmi lanciati dai familiari. Ora la procura potrebbe chiudere le indagini a loro carico in poco tempo. Il dirigente e l'agente hanno risposto alle domande del pm Paola Crispo e dell'aggiunto Vittorio Ranieri Miniati.

L'inchiesta bis è nata dopo la denuncia presentata dalla madre della vittima e dell'omicida, Antonella Zarri, e dal marito, Graziano Scagni. Poche ore prima del femminicidio, i genitori avevano ricevuto una telefonata delirante del figlio che chiedeva soldi, in seguito alla quale si erano rivolti, invano, al 112. Per i legali degli agenti in quel momento non c'era alcun pericolo imminente.

Alberto è stato sottoposto a perizia psichiatrica: il consulente della procura Giacomo Mongodi lo ha definito pienamente capace mentre secondo il perito del giudice per le indagini preliminari, Elvezio Pirfo, l'uomo è semi infermo di mente ma capace di stare in giudizio.

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