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Cronaca

I messaggi e gli insulti di Alberto Scagni a Luca Bizzarri a poche ore dal delitto

Scambio di messaggi a poche ore dall'uccisione della sorella Alice: l'attore non conosceva il killer e ha cercato inutilmente di capire il motivo degli insulti

Prima gli insulti sui social, poi i messaggi via chat. Alberto Scagni, poche ore prima di uccidere la sorella Alice il primo maggio 2022, aveva contattato su Instagram Luca Bizzarri, attore e in quel periodo presidente della Fondazione Palazzo Ducale. I due non si conoscevano.

Si tratta di uno scambio di messaggi che, riporta l'Ansa, si trova agli atti dell'inchiesta depositati con la chiusura delle indagini per l'omicidio. Dopo alcuni insulti via social Scagni contatta Bizzarri chiedendogli un incontro. "Per cosa?" risponde l'attore, e il killer risponde che vuole stringergli la mano e chiedergli un autografo. A questo punto Bizzarri gli ricorda gli insulti: "Ma se fino a un giorno fa mi auguravi le peggio cose?". Il tono di Scagni a questo punto cambia, chiede una risposta con un 'sì' o un 'no' perché sostiene di non aver tempo da perdere.

Inutile il tentativo di Bizzarri di capire i motivi degli insulti perché Scagni chiude il discorso: "Mi farò una ragione che un sì o un no sono risposte o vietate oppure difficili. Come metterci la faccia invece della voce...sei davvero un bravo ragazzo... buona giornata, anzi buona vita". Lo stesso giorno il killer aveva chiamato il padre, minacciandolo, l'uomo si era poi rivolto alle forze dell'ordine in una drammatica telefonata che è stata diffusa nei giorni scorsi.

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