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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Lavagna

"La giunta Toti sta dando il colpo di grazia alla sanità ligure"

A scriverlo è Aleandro Longhi, politico noto non solo a livello regionale, che, dopo un ricovero di cinque giorni all'ospedale di Lavagna, ha inviato una lettera ai vertici della sanità ligure

Riceviamo e pubblichiamo una lettera, indirizzata a: presidente Regione Liguria, assessore alla Sanità Regione Liguria, direttore Generale Asl4, responsabile Polo Ospedaliero di Lavagna e Urp Asl 4. A scriverla è stato Aleandro Longhi, politico noto non solo a livello regionale vista la sua esperienza come senatore prima e poi come deputato a Roma.

Longhi è stato anche consigliere comunale per il Pds, assessore ai lavori pubblici e al patrimonio e presidente del Consiglio comunale di Genova. Reduce da un ricovero ospedaliero, ha potuto toccare con mano la situazione della sanità nella nostra regione. Di seguito la lettera integrale.

Giovedì 26 gennaio 2023 mi sono ricoverato all'ospedale di Lavagna nel reparto di Cardiologia, che mi era stato consigliato perché considerata un'eccellenza, e confermo che lo è. Mi complimento con tutto il personale, dimostratosi all'altezza delle mie aspettative. I medici, gli infermieri, i tecnici, gli operatori socio-sanitari e anche i dipendenti mal pagati delle ditte di appalto, sono stati bravi, competenti e disponibili. Il mio ricovero è durato 5 giorni nei quali ho potuto riscontare varie carenze, non certo attribuibili ai dipendenti, bensì a chi amministra direttamente o indirettamente la sanità pubblica.

La sanità pubblica ligure ha iniziato il suo declino nel 2000 con la Giunta Biasotti, proseguito dal 2005 al 2015 con le Giunte Burlando e dal 2015 ad oggi, le Giunte Toti le stanno dando il colpo di grazia: la parola d'ordine è 'il privato è bello!'. Se gli operatori della sanità pubblica, anche in carenza di organico, danno il meglio di sé, lo stesso non si può dire della sistemazione alberghiera dei ricoverati, che sono persone fragili.

Una Cardiologia di eccellenza non dovrebbe avere liste di attesa per mancanza di posti letto e personale. Sono stato ricoverato in una camera con tre posti letto separati da tende, assieme a due signore, sostituite in seguito da due uomini. Durante la degenza ho notato che nel bagno il sedile copriwater era usurato e scorticato in maniera indecente; il neon che doveva illuminare il bagno era bruciato e così è rimasto fino alla mia dimissione.

Nell'antibagno lo scarico del lavandino era otturato, mancava persino una mensola dove poggiare il necessario per lavarsi. Le tre lampadine dello specchio erano spente perché era stato eliminato l'interruttore che le comandava. Giustamente la porta del bagno non si poteva chiudere a chiave, ma se ci fosse stato un indicatore di libero oppure occupato, sarebbe stato meglio. Nella stanza da letto un neon era spento e la lucetta per la notte del letto 13, non funzionava: la richiesta di riparazione risaliva al 30/12/22.

Mancava inoltre il televisore: questa è la situazione alberghiera per i ricoverati. Sulla porta d'ingresso del reparto è affisso un cartello con gli orari di vista agli ammalati: dalle 13 alle 14 e dalle 18 alle 19, null'altro. Ho dovuto, per esperienza diretta, constatare che, nonostante il cartello, l'ingresso è consentito (giustamente) a un solo visitatore per ammalato e solo per trenta minuti, non di più, così come ho scoperto che se un visitatore si ferma soltanto pochi minuti, nessun altro può utilizzare il tempo rimanente per far visita.

Concordo sull'ingresso di un visitatore per volta, ma non capisco la logica che proibisce a un'altra persona di entrare nel tempo rimasto o addirittura che lo stesso visitatore non possa stare un'intera ora col ricoverato. Se i visitatori fossero una coppia che vuol darsi il cambio, perché non può farlo? Se queste 'geniali' normative avessero una logica, perché non sono scritte affinché degenti e visitatori possano prenderne conoscenza?

All'ingresso del reparto campeggia la scritta 'N.B.: resta obbligatoria la mascherina FFP2'. Io mi sono ricoverato indossando la FFP2, così come i colleghi di camera e i loro visitatori. È una giusta disposizione contro il covid, ma non capisco perché la Asl4 consegni ogni giorno ai ricoverati una mascherina chirurgica invece della FFP2. Chi dirige la ASL4 ha senz'altro delle reponsabilità, ma quelle maggiori sono della Regione Liguria, del suo presidente Giovani Toti e del nuovo assessore alla sanità.

È Toti che sceglie i manager o presunti tali, è la sua gestione che punta sul privato a scapito della sanità pubblica. Chiedo a Toti di saltare una sua presenza a Primocanale e recarsi in visita negli ospedali liguri. Non gli auguro di visitarli come degente, sebbene sarebbe un'esperienza interessante. Meno fuochi d'artificio, meno spettacoli all'aperto, meno finanziamenti alle tv private e maggiori investimenti nella sanità pubblica, sarebbero di sicuro ben accolti dai Liguri.

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