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Cronaca

"La situazione disastrosa della sanità ligure"

Secondo Unione Popolare, "qualsiasi sistema di gestione pubblico-privato spinge inevitabilmente alla disintegrazione del primo mentre costruisce profitti milionari per i privati"

Unione Popolare, il movimento nato nel luglio 2022, sostenuto da vari partiti e associazioni tra cui DeMa, Manifesta, Potere al Popolo e Rifondazione Comunista, oltre a numerose persone della società civile, e guidato da Luigi de Magistris critica aspramente la giunta Toti per quanto riguarda la gestione della sanità.

"La situazione dei tempi di attesa nelle prestazioni sanitarie in Liguria - dichiara Unione Popolare - è drammatica ed è di piena responsabilità della giunta regionale, il cui modello 'lombardo', che il presidente Toti persegue da una legislatura e mezza, è semplicemente fallito".

"La situazione disastrosa della sanità ligure - prosegue Unione Popolare - certifica in maniera evidente che qualsiasi sistema di gestione pubblico-privato spinge inevitabilmente alla disintegrazione del primo mentre costruisce profitti milionari per i privati. Privati che vivono grazie alle convenzioni pubbliche e che speculano sulla malattia".

"Da questo disastro si esce solo con una programmazione e un indirizzo politico sanitario - secondo il movimento -, che rimetta al centro il servizio sanitario pubblico, universale e gratuito, e promuova la prevenzione come obiettivo primario. Questo può essere raggiunto solo con l'assunzione del personale necessario, l'adeguamento strutturale e l'aggiornamento delle attrezzature diagnostiche. Gli ambulatori devono funzionare a pieno regime e non essere lasciati a disposizione di personale pubblico, che esercita la libera professione causando l'allungamento delle liste di attesa".

"La proposta del centrosinistra - insiste Unione Popolare - di applicare la normativa che consente ai pazienti in lista d'attesa di utilizzare l'intramoenia al costo del ticket è insufficiente e fuorviante e denota la subalternità ideologica all'idea che il regime misto pubblico-privato non debba essere messo in discussione".

"L'intramoenia va abolita - esorta Unione Popolare -, il personale va implementato urgentemente in numero sufficiente a rispondere alle esigenze e al diritto alla salute costituzionalmente riconosciuto e certamente va pagato meglio, consentendo una scelta consapevole di operare nel solo settore pubblico. Il progetto di sanità pubblica efficiente ed efficace è una priorità che né il centrodestra né il centrosinistra sono in grado di adottare essendo simili le loro politiche liberiste, speculari e piegate a processi di privatizzazione".

"Al contrario - conclude -, occorre una svolta reale, che cancelli l'idea assurda che la salute sia una merce e si debba gestire come un'azienda, occorrono investimenti straordinari per una medicina di base con adeguate strutture pubbliche con piante organiche stabili, motivate e finalmente riconosciute come centrali nel servizio pubblico. Per fare la rivoluzione in sanità occorre semplicemente applicare la Costituzione. Anche per garantire il diritto alla salute, Unione Popolare è l’unica vera e reale alternativa".

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