È con un'indagine “vecchia” maniera che i carabinieri della stazione di Genova Maddalena hanno sgominato una banda di senegalesi, dediti allo spaccio di cocaina nel centro storico, con tanto di piccolo laboratorio per il confezionamento della droga nascosto in casa.

Rinvenuto oltre 1 chilo di sostanza stupefacente e ben 23.700 euro, ovvero il provento dell'illecita attività.

A finire in manette sono stati: un 27enne, un 38enne e un 25enne, tutti di origine senegalese e clandestini sul territorio nazionale e per questo denunciati ai sensi della legge sull'immigrazione.

Durante la normale attività, alcuni carabinieri della stazione Maddalena hanno notato nei giorni scorsi tre giovani africani che arrivavano in via Gramsci con il bus cittadino e, attraversata la strada, si dirigevano in via Prè e in altri vicoli del centro storico.

Il particolare che ha attirato l'attenzione dei militari è che tutti e tre risultavano parenti e amici di un altro senegalese, arrestato proprio da quel Comando nel maggio 2014 per spaccio di stupefacenti e che, all'epoca dei fatti, era ritenuto un “grossista” di molti spacciatori di cocaina del centro storico.

Gli stessi carabinieri hanno accertato poi, attraverso servizi di osservazione e pedinamento, che il trio proveniva dalla zona di Dinegro, da dove partivano a bordo dell'autobus urbano, raggiungendo la fermata a piedi da salita degli Angeli.

Nella serata di ieri, una squadra di carabinieri della Maddalena, tra cui una ragazza, è salita a bordo dell'autobus numero 1 e, individuati i tre senegalesi, li ha fermati, dopo che gli stessi hanno tentato di scappare dalla porta anteriore del veicolo.

Bloccati e sottoposti a controllo, i militari hanno riscontrato nell'immediatezza che uno dei tre aveva nella tasca dei pantaloni un calzino contenente 320 dosi di cocaina, in involucri di cellophane termosaldati, già pronte per lo spaccio, per un totale di 150 grammi.

Tutti e tre si sono dichiarati senza fissa dimora, ma un mazzo di chiavi rinvenuto su uno di essi ha fatto ritenere il contrario. E partendo da salita degli Angeli e provando le chiavi per ogni portone della strada, i carabinieri sono risaliti a quello giusto, ubicato in via Barbareschi, dove hanno individuato l'appartamento occupato dai tre spacciatori.

Nel corso della perquisizione i militari hanno trovato:

- sul termosifone della cucina, dei dischi di cocaina solida di circa 65 grammi e, di lato, un pentolino contenente del calcare utilizzato per la solidificazione della droga (crack);

- altri dischi di sostanza per 30 grammi, involucri con dosi di cocaina per un totale di 21 grammi e un bilancino di precisione, nonché materiale per il confezionamento delle dosi;

- uno zaino con tre sacchetti contenenti 850 grammi di cocaina e un barattolo con 300 grammi di latte in polvere;

- una custodia contenente la somma di 23.700 euro in banconote di piccolo e medio taglio e una ricevuta di versamento tramite un'agenzia di money transfer di ben 30 mila euro.

In base a quanto sopra rilevato, i tre stranieri sono stati pertanto dichiarati in arresto per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e associati presso la Casa Circondariale di Marassi, su disposizione del pm, Biagio Mazzeo.