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Cronaca Via Fiorenzo Semini

Mercatino a San Quirico, primo giorno con polemica per i trasporti

L'inaugurazione dello "sbarasso della Superba" al primo piano del Mercato dei Fiori è filato liscio, ma dai sindacati Amt arriva l'allarme: mezzi insufficienti e troppo affollati

Primo giorno dello “sbarasso da Superba” a San Quirico, prime polemiche per le conseguenze “logistiche” provocate dal trasferimento dell’ex progetto Chance da corso Quadrio alla Valpolcevera, in primis sul trasporto pubblico.

Stando a quanto denunciato dal sindacato Orsa Tpl Genova, infatti, l’apertura del mercatino ha provocato disagi sulle linee Amt 63 e 7 a causa della quantità di venditori che hanno prevedibilmente usato i mezzi pubblici per spostarsi verso il mercato dei Fiori, trasportando pesanti borsoni, carrelli e merce varia: «Con le scuole ancora chiuse, oggi si è riusciti a svolgere il servizio chiudendo un occhio e mezzo da parte degli autisti per evitare problemi e i malumori dei soliti pendolari - ha fatto sapere Orsa Tpl - Con la riapertura delle scuole sarà impossibile effettuare il servizio in sicurezza e secondo i regolamenti comunali, cosa dovranno aspettarsi gli utenti e i lavoratori?».

La questione legata al trasporto, in effetti, è stato uno dei primi nodi che la giunta Bucci si è ritrovata ad affrontare una volta presa la decisione di spostare il mercatino a San Quirico: tra i dubbi principali, il fatto che la lontananza dal centro potesse incentivare i venditori a ritornare in massa in zona Sottoripa per dare vita all’ormai noto e contestato mercatino illegale. E se proprio per questo motivo la sorveglianza è stata aumentata, con l’annuncio dell’istituzione di appositi “checkpoint” con cui controllare le persone che si avvicinano in serata ai portici e dell’adozione di fioriere e altro arredo urbano in grado di “disincentivare”, o quantomeno ostacolare, l’illegalità, la logistica a lungo termine potrebbe diventare un problema difficile da gestire.

Di fatto, però, c’è che il primo giorno di “sbarazzo genovese” si è chiuso in positivo: al primo piano del mercato dei fiori, nello spazio al coperto e dotato di servizi igienici, una settantina di venditori, quasi tutti stranieri, hanno pagato l’euro necessario per occupare i tavoli, si sono registrati e hanno esposto la loro merce. La struttura è rimasta aperta dalle 8 alle 13, orario che osserverà da lunedì al sabato. L’obiettivo è di aprire il mercatino anche ai genovesi, alle famiglie, ma anche ad associazioni e a soggetti del terzo settore che vogliano scambiare o vendere merce usata, il cui valore non deve superare i 50 euro.

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