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Cronaca

Pasto da casa a scuola, sindacati: «Posti di lavoro a rischio»

La replica dell'azienda: «Episodi isolati e circoscritti. Lavoriamo sempre con professionalità per garantire pasti di qualità a tutti gli alunni. È interesse dell’azienda tutelare i lavoratori della San Gottardo: nei giorni di sciopero saranno impiegati in altre strutture»

I genitori dei bambini che frequentano lo scuola di San Gottardo hanno lanciato lo "sciopero della mensa" per mercoledì 17 gennaio 2018, contro un servizio che viene giudicato scadente. Questa decisione ha, però, avuto conseguenze sulle lavoratrici della mensa e il sindacato Filcams Cgil di Genova con un comunicato si è apertamente schierato contro la possibilità di portare il pasto da casa all'interno di un dibattito più ampio, legato anche alle "battaglie" portate avanti da genitori di diversi istituti scolastici in favore del "panino da casa".

«Quattro lavoratrici lasciate a casa»

«In un clima già estremamente teso- scrive Filcams Cgil Genova - , siamo molto preoccupati e indignati per quanto è avvenuto, sta avvenendo, e rischia di peggiorare, a causa dell’entrata del pasto da casa nelle scuole genovesi; diverse ormai sul territorio. Ieri inoltre è accaduto l’ennesimo fatto gravissimo: le quattro lavoratrici della scuola San Gottardo, hanno ricevuto dalla ditta l’input di non andare a lavorare perché tutti i bambini avevano il pasto preparato a casa. Rivendichiamo con forza a nome dei lavoratori, e allo stato attuale dei fatti, il loro diritto alla retribuzione e al pieno orario di lavoro contrattuale a prescindere da quanto può verificarsi quotidianamente e a maggior ragione a causa dell’entrata del pasto da casa presso i refettori scolastici».

«Il servizio di ristorazione scolastica deve essere efficiente e collettivo»

«Le problematiche che da tempo denunciamo vanno risolte - aggiunge Filcams Cgil - , ma va detto chiaramente che hanno origini trasversali, dalle responsabilità multiple, comunali e aziendali; per questo ci siamo messi in gioco in più occasioni per evidenziarle, dando al Comune input continui e responsabili anche in vista della prossima gara d’appalto che ricordiamo coinvolge più di mille lavoratori. A questo punto riteniamo sempre più necessaria una spinta seria, responsabile e concreta, delle Istituzioni competenti atta al mantenimento di un servizio che deve funzionare in modo ottimale per i piccoli utenti,  affinché si determini una revisione nel dettaglio di tutto ciò che oggi in quel servizio eventualmente non funziona a danno di lavoratori e bambini in egual misura. Il servizio di ristorazione scolastica è un servizio che deve obbligatoriamente essere efficiente e restare collettivo, come lo è per sua natura, e non è ammissibile vedere che nel silenzio si avallino spinte individualiste che portano alla disgregazione, alla guerra tra poveri, e alla de-responsabilizzazione delle istituzioni che invece hanno il dovere di preservarla, vigilando e investendo più risorse per il bene comune. Esautorare la scuola dal suo ruolo educativo esercitato anche attraverso la condivisione del pasto deciso dagli organi competenti, che per essa lavorano, è invece un atto irresponsabile e di pessimo esempio per i nostri figli».

«Il silenzio delle istituzioni è assordante»

«Il silenzio delle istituzioni è assordante - chiude Filcams Cgil - mentre, più di “qualcuno” ormai spinge a disertare il servizio di ristorazione scolastica promuovendo il “fai da te”, nel segno di una protesta o “battaglia” che al momento sta producendo solo grande confusione e incertezza sul futuro di un settore già particolarmente tartassato. A tutela di bambini e lavoratori ci auguriamo vivamente che quanto avvenuto ieri non si ripeta oggi o nei prossimi giorni, alla San Gottardo o in altra scuola. Per sollecitare il Comune e le aziende a prendere decisioni serie e condivise è in programma uno sciopero del personale addetto mensa e cucina operanti nelle mense scolastiche genovesi, già dichiarato il 12 gennaio dalla Filcams Cgil di Genova che si terrà il giorno 25 gennaio con un presidio sotto Palazzo Tursi».

La posizione dell'azienda Cascina Global Service

A seguito di alcune inesattezze pubblicate sugli organi di informazione in merito allo sciopero del panino attuato all’istituto comprensivo San Gottardo di Genova, alla Cascina Global Service, consorziata del Gruppo La Cascina, preme rettificare quelle informazioni fuorvianti e non corrispondenti al vero che possono ledere l’immagine dell’azienda, leader da oltre 35 anni nel settore della ristorazione collettiva.

Nei confronti della Cascina Global Service sono state mosse accuse ingiustificate di aver esercitato pression a carattere intimidatorio nei confronti delle addette mensa, che quotidianamente prestano servizio con dedizione e professionalità alla San Gottardo, perché non si rechino a lavoro nella scuola coinvolta dallo sciopero. Il management dell’azienda assicura che non è stata fatta alcuna pressione: è interesse della Cascina tutelare e al contempo valorizzare la sua forza lavoro. Poiché in tale istituto è venuta meno la necessità del loro contributo a causa di tale sciopero, il management ha deciso di impiegarle in altre strutture gestite sempre dalla Cascina Global Service. In questi giorni stanno lavorando in sostituzione di altre colleghe assenti per malattia o ferie.

In merito alle contestazioni mosse nei confronti della Cascina sulla qualità del servizio e dei menu serviti a pranzo, l’azienda ribadisce il carattere isolato e circoscritto di tali avvenimenti. In nessun’altra scuola servita dalla Cascina Global Service, infatti, è stata riscontrata simile problematica e il pasto è stato consumato regolarmente.

Va altresì evidenziato come, grazie anche alla professionalità e all’attenzione dei lavoratori dell’azienda leader nella ristorazione collettiva e nel global service, i bambini delle due scuole coinvolte abbiano mangiato – e gradito – il menu del giorno. Ciò a conferma della professionalità e della passione che muovono quotidianamente tutti i lavoratori del Gruppo La Cascina.

“Lavoriamo con passione per garantire condizioni salubri e pasti di qualità: grazie alla professionalità ed esperienza di tutti i nostri collaboratori, nessuno escluso, sono serviti più di 7.000 pasti al giorno, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e delle previsioni contrattuali”, è il commento di Luca Pedaso, Responsabile Commerciale per la Cascina Global Service. Il quale poi avanza una proposta al Comune di Genova: “Siamo disponibili a portare avanti un dialogo costruttivo con il Comune e le commissioni mensa per colmare eventuali disservizi. Di concerto con l’amministrazione potremmo avviare delle verifiche quotidiane così da fugare ogni dubbio sulla qualità e salubritàdelle pietanze servite ai bambini genovesi”. “Il nostro intento – conclude Pedaso – è anche quello di evitare giudizi sommari e non supportati da alcun rilievo scientifico e di merito”.

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