Rapina a mano armata in tabaccheria a Sampierdarena
Un uomo a volto scoperto ha tentato di rapinare una tabaccheria in via Buranello, indagano i Carabinieri
Paura a Sampierdarena per un tentativo di rapina a mano armata in pieno giorno, domenica 26 novembre 2017, in una tabaccheria di via Buranello, nel quartiere di Sampierdarena.
Rapina a mano armata in via Buranello
Come si vede dalle immagini tratte dalle telecamere di sorveglianza del negozio, poco dopo le 14.45, un uomo a volto scoperto entra nella tabaccheria e dopo aver chiesto una stecca di sigarette al titolare estrae da una tasca una pistola e la punta addosso all'uomo dietro al bancone intimandogli di consegnare l'incasso della giornata. Lo stesso titolare racconta di aver reagito urlando in faccia al rapinatore con l'ausilio del padre, presente con lui all'interno del negozio, e a questo punto, come si vede ancora nel video, il malvivente scappa via, in un secondo momento inseguito anche dal negoziante.
Il video con le immagini della rapina
L'episodio è stato denunciato ai Carabinieri, che stanno indagando per rintracciare il rapinatore, secondo la versione fornita dal titolare dela tabaccheria l'uomo potrebbe essere un italiano.
Il racconto del titolare
Il titolare della tabaccheria, in esclusiva a GenovaToday, racconta: «Con la nostra reazione siamo riusciti a far scappre il ladro, ma la paura è stata davvero tanta considerando che in mano aveva una pistola e l'ha puntata verso di noi. Purtroppo ci sentiamo abbandonati da quello Stato che dovrebbe invece proteggerci, chiediamo quindi maggiori controlli e maggiore sicurezza per continuare a svolgere la nostra attività senza dover vinvere perennemente con la paura. Lavoriamo in maniera onesta con passione e grandi sacrifici in una zona difficile come Sampierdarena, anche se credo che la situazione non sia migliore in altre zone della città. Lavoriamo sette giorni su sette e come negozianti fatichiamo a pagare tutte le spese, le bollette e le tasse. Tra l'altro se il ladro avesse preso l'incasso io avrei dovuto comunque pagare le quote delle sigarette vendute o del Lotto allo Stato, quindi oltre al danno avrei avuto anche la beffa».
