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Cronaca Sampierdarena / Via Sampierdarena

«Sampierdarena dice no al petrolchimico», presidio di protesta in Municipio

Residenti e associazioni hanno risposto all'appello delle Officine Sampierdarenesi: mercoledì 18 luglio saranno in strada in occasione della seconda commissione consiliare sull'ipotesi trasferimento

«Facciamoci vedere, facciamoci sentire!»: questo l’appello lanciato dalle Officine Sampierdarenesi per mercoledì 18 luglio, giorno in cui è prevista una commissione consiliare per discutere del possibile (e apparentemente sempre più sicuro) progetto di spostare i depositi chimici sotto la Lanterna.

«Mercoledì l’amministratore delegato di Superba, Alessandro Gentile, presenterà il progetto nella sala consiliare del nostro Municipio - spiega Gianfranco Angusti, presidente delle Officine Sampierdarenesi - Invitiamo tutti i residenti di Sampierdarena e San Teodoro a partecipare al presidio di protesta organizzato in concomitanza con l’incontro».

La protesta è stata organizzata a pochi giorni di distanza dalla discussione in consiglio comunale di un’interrogazione dedicata proprio al futuro dei depositi petrolchimici di Multedo. Interpellata dal Movimento 5 Stelle, l’assessore all’Urbanistica, Simonetta Cenci, aveva spiegato che «il Comune di Genova ha dichiarato, con una determinazione dirigenziale dello scorso 20 giugno, il “non contrasto” all’Adeguamento tecnico funzionale dell’Autorità Portuale (riferito al trasferimento sotto la Lanterna, ndr). Unica condizione, che l’insediamento dei depositi non comporti rischio di incidente rilevante per l’ambito urbano».

La parola adesso passa dunque all’Autorità Portuale. E alla luce del fatto che l’ipotesi Cornigliano sembra ormai sempre più lontana, i residenti e le associazioni di Sampierdarena e San Teodoro hanno deciso di fare tutto quanto è in loro potere per far sentire la loro voce contraria: «Partecipiamo al presidio del 18 luglio perché è la prima importante reazione da parte della società civile di Sampierdarena nei confronti di un progetto inaccettabile, che pone i guadagni di imprese inquinanti e pericolose davanti al valore stesso della salute dei cittadini, della loro vita e della salvaguardia di un ambiente già compromesso da tanti veleni - ha confermato Roberto Malini, co-presidente di EveryOne Group, una delle associazioni che hanno raccolto l’invito delle Officine Sampierdarenesi - Se questa follia,  che si pone in contrasto rispetto alle leggi italiane e dell’Unione europea che tutelano la salute e definiscono le attività petrolchimiche come incompatibili con i contesti urbani, dovesse proseguire e qualcuno cercasse di ottenere timbri e autorizzazioni a scapito del benessere collettivo, la società civile proseguirà con una serie di azioni civili e giuridiche in ogni opportuna sede locale, nazionale e internazionale». 

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