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Cronaca Sampierdarena / Lungomare Giuseppe Canepa

Sampierdarena, lo sfogo del Municipio: «Tursi e Prefettura aumentino i controlli nei circoli»

Dal presidente Franco Marenco l'appello affinché le ordinanze per regolamentare la movida vengano applicate: «Continuamo a ricevere segnalazioni, sempre sugli stessi posti. Sino a oggi si è fatto il minimo indispesabile»

«Continuiamo a ricevere segnalazioni dai residenti sugli stessi posti, sintomo del fatto che, nonostante ci sia uno strumento di controllo, non viene comunque applicato»: a parlare è Franco Marenco, presidente del Municipio Centro Ovest, sceso in campo per protestare contro il degrado di cui ormai da troppo tempo è vittima Sampierdarena, stretta nella morsa di cosiddetti “finti circoli culturali” che continuano ad alimentarlo grazie a fiumi di alcol. Serviti nonostante il divieto di somministrazione imposto dalle ordinanze emesse da Tursi ed entrate ufficialmente in vigore lo scorso maggio, che fissano all’una il termine ultimo per servire bevande alcoliche anche nei luoghi di associazione, zona grigia in cui, a detta dello stesso assessore comunale alla Legalità, Elena Fiorini, le autorità hanno poco margine di intervento.

“Eppure i locali segnalati sono sempre gli stessi, quelli di via Chiesa, piazza Masnata, via della Cella, via Giovanetti: sempre i soliti posti, che tengono la musica alta sino all’alba e da cui si riversano fuori persone ubriache che spesso sono coinvolte in risse che a volte degenerano in episodi molto gravi. Sono necessari più controlli, non soltanto dalla sezione della Municipale adibita appositamente, ma anche dalle forze dell’ordine sul territorio”, si sfoga Marenco, che ha sottolineato anche come le ordinanze non siano ancora state trasmesse ad alcune caserme e commissariati del quartiere: “In questo modo risulta ancora più difficile intervenire. L’unico modo per mettere un freno ai finti circoli è entrare fisicamente e controllare che non stiano servendo alcol, e sino a oggi ci risulta che i controlli fatti siano ridotti al minimo indispensabile».

Da qui l’appello affinché da Tursi e Prefettura arrivi un impegno più concreto a controllare il territorio, impiegando più risorse per garantire che le ordinanze vengano rispettate. La stessa richiesta espressa dalle associazioni di quartiere, in primis le Officine Sampierdarenesi, che qualche settimana fa avevano organizzato un corteo per chiedere più sicurezza cui avevano partecipato centinaia di persone. 

Il quartiere nel frattempo attende un'ennesima rivoluzione, che riguarderà però il traffico: il 14 luglio è atteso il verdetto del Consiglio di Stato sull’assegnazione dei lavori per l’ampliamento di lungomare Canepa, che avrebbero dovuto partire lo scorso marzo e sono stati invece bloccati da un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale presentato dalla ditta arrivata seconda nella gara. E proprio lungomare Canepa è tornato sotto i riflettori nei giorni scorsi dopo lo sgombero dell’accampamento nomadi dall'ex officina Pirola, dove vivevano abusivamente una ventina di persone: Lo sgombero era stato approvato già a marzo, doveva partire in concomitanza con l’apertura dei cantieri, poi il ricorso ha congelato tutto, ma era necessario procedere comunque - spiega Marenco - La situazione era diventata insostenibile, non soltanto dal punto di vista igienico sanitario, ma anche perché passava un messaggio di illegalità tollerata». 

Una volta sgomberato l’edificio, l’ingresso è stato murato per impedire eventuali altri accessi, e parte della rampa è stata asfaltata: “In questo modo renderemo più agevole la svolta da chi viene da via Pieragostini e si dirige verso la Fiumara». In attesa di capire quali modifiche avranno i cantieri - sempre se partiranno - sulla circolazione.

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