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Cronaca Sampierdarena

Imam di Sampierdarena indagato, niente permesso di soggiorno

L'uomo da agosto 2016 è al centro di un'indagine insieme ad altri esponenti della comunità musulmana genovese ed è considerato pericoloso

È stata respinta la richiesta di proroga  del permesso di soggiorno presentata dall'imam che aveva trasformato la propria casa in moschea a Sampierdarena. Si tratta di Mohamed Naji, indagato per terrorismo e persona considerata pericolosa dal punto di vista sociale. 

L'uomo è al centro di una inchiesta da agosto 2016 insieme ad  altri esponenti della comunità musulmana di Genova, tutti sospettati di essere all'interno di una cellula fondamentalista islamica e indagati per “partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo anche internazionale” visto che sembravano essere legati a due fratelli di Varese che, secondo quanto ricostruito, stavano per partire per la Siria. Il nome di Haji, tra l'altro, era recentemente emerso anche all'interno di una vasta indagine su un giro di contrabbando di Suv provenienti dalla Libia, forse utilizzato per finanziare la Jihad.

La mancata proroga del permesso di soggiorno potrebbe portare ad una espulsione, ma probabilmente non nell'immediato. La sua presenza all'interno di un'indagine renderebbe infatti necessario un nulla osta della procura e inoltre i termini per un possibile ricorso sono di sessanta giorni. Nel caso nel frattempo la sua posizione all'interno dell'indagine venisse archiviata non sussisterebbero più problemi legati al permesso di soggiorno, mentre se, al contrario, venisse rinviato a giudizio dovrebbe rimanere in Italia fino al termine del processo a suo carico.
 

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