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Cronaca

Cori sessisti durante Sampdoria-Inter, è polemica

Nel mirino i cori rivolti a una ragazza che stava lavorando con il tagliaerba sul terreno di gioco prima dell'inizio del match

Bufera sui tifosi dell'Inter presenti allo stadio Luigi Ferraris per il match di domenica contro la Sampdoria. Nel mirino alcuni cori rivolti a una ragazza che stava lavorando con il tagliaerba sul terreno di gioco prima dell'inizio del match. Tra le prime a denunciare l'episodio l'avvocata Cathy La Torre, specializzata in diritto antidiscriminatorio con particolare riferimento alle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere.

"Centinaia di uomini in uno stadio - ha scritto La Torre sui social - , davanti ad altre migliaia di persone hanno intonato il coro "lascialo stare, il tagliaerba, te la rasiamo noi" rivolto a una ragazza che stava tosando il campo di gioco prima della gara. Lei sta lavorando mentre quegli uomini sono allo stadio per divertirsi e intonano cori sulla sua vagina. Cori che vengono definiti 'scherzosi' e 'goliardici', al pari di tanti siti di sport che usano la stessa parola 'goliardia'. Perché certo, è goliardico no? Divertente. Le matte risate. Per chi canta". 

"Anche se c’è da chiedersi - aggiunge l'avvocata sui social - se sarebbero stati dello stesso parere se al posto di quella ragazza ci fosse stata una loro figlia o sorella o fidanzata o mamma. Anzi, loro stessi.  Che mentre lavorano, sentono cori di migliaia di persone sul proprio buco del c***.  O sulle piccole dimensioni del proprio pene. Bello? Goliardico. Dicono che la ragazza sorridesse.  Quindi tutto a posto no? Magari sorrideva per il nervosismo, o magari che diavolo avrebbe mai dovuto fare, fuggire in lacrime e lasciare il lavoro a metà prima di un match di serie A? Il punto, che evidentemente non entra nella testa di tanti, è che tutto questo sembri 'normale'. Il punto è che sembri una goliardata che migliaia di uomini che sono allo stadio per vedere una partita di calcio, si mettano a fare cori sulla vagina di una lavoratrice. Il punto è sessualizzare una donna anche quando sta semplicemente lavorando. Il punto è farle sapere col megafono e i cori, che centinaia di uomini stanno pensando a come “rasargliela”. Il punto è che tu non sai mai chi hai di fronte, non sai se una ragazza possa esserne divertita (e in questo caso ci sarebbe da aprire un altro capitolo) o sconvolta.  Non sai come possa sentirsi mentre centinaia di uomini che la circondano decantano la sua vagina rasata. Il punto è che questa roba qui non è una goliardata., ma violenza. Ed essere qui a doverlo ribadire, ancora una volta, è la cosa più drammatica di tutto".

Sull'episodio è intervenuta anche la consigliera regionale della lista Sansa Selena Candia: "I cori sessisti rivolti a un'operatrice dello stadio Luigi Ferraris durante la partita di serie A Sampdoria-Inter sono da condannare in tutti in modi. Giustificare il cat calling, riducendolo a motto goliardico, porta anche a questo. Eppure c’è chi continua a banalizzare il catcalling. C’è chi continua a minimizzarlo, a ridurlo ad apprezzamenti, a non chiamarlo con il nome che merita: molestia. Gli uomini, spesso in gruppo, si sentono simpatici a fare così: e invece noi ci sentiamo sotterrare, ridotte a un organo sessuale che cammina. E badiamo bene che il problema esiste ovunque, non bisogna essere necessariamente in uno stadio o in una fabbrica, considerato che in un consiglio regionale a stragrande maggioranza maschile e retrograda, continuo a ricevere apprezzamenti sessuali non richiesti".

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