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Cronaca Centro / Via Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, 16

Street art in centro, un robot posteggiato in via Ceccardi

L'opera dell'artista genovese inaugura la sua personale a Palazzo Ducale intitolata "Rest in pieces, a lot of sexy machines"

Un cane da guardia Transformer posteggiato in via Ceccardi ma non morde invita soltanto alla mostra del suo "padrone": l'artista genovese Labadanzky che inaugura questa sera, giovedì 22 febbraio, a Palazzo Ducale e rimarrà in scena fino all'11 marzo.

L'esposizione s'intitola "Rest in pieces", sottotitolo - tradotto - "un mucchio di macchine sexy": semafori robot, androidi con telecamere al posto della testa, ragni che sembrano provenire dal futuro. La street art del misterioso costruttore di robot si concentra in sala Dogana dove il pubblico potrà vedere due installazioni monumentali e inedite e altre già conosciute a livello nazionale. 

Le opere di Giulio Biazzi iniziano a comparire in città nel 2011, piazzati in punti strategici e attirano subito l'attenzione dei passanti creando un cortocircuito tra stupore e riflessione. La poetica di Labadanzky esplora il tema del contrasto al controllo tecnologico delle vite (gli androidi infatti sembrano sentinelle che monitorano l’essere umano), alla lotta al degrado (le installazioni spesso sono state realizzate in luoghi abbandonati), fino all’ecologismo. 

Il robot trasformer di Labadanzky in via Ceccardi

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