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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Rischio idrogeologico, la Liguria nel progetto Ue per gestire le emergenze meteo

Partecipa anche Tursi al bando che prevede l'istituzione di una piattaforma multiservizi finalizzata a prevenire i rischi e migliorare la risposta degli enti locali in caso di emergenza

Un progetto mirato a gestire (o quantomeno, imparare a gestire) le emergenze meteo e i rischi connessi nel modo più efficace e rapido possibile, sfruttando una rete di esperti e la tecnologia e puntando sulla prevenzione: questo l’obiettivo alla base di Horizon 2020 Anywhere, il progetto sperimentale lanciato dalla Commissione Europea cui partecipa anche il Comune di Genova e che prende il via oggi con un workshop che durerà sino all’8 settembre.

Quello del capoluogo ligure è stato selezionato come miglior progetto, e avrà durata triennale: a svilupparlo, oltre all’amministrazione, anche fondazione Cima e Arpal, che fanno parte dei 31 partner provenienti dagli 11 Paesi europei che hanno manifestato interesse nell’applicazione operativa delle linee guida stilate per la gestione delle emergenze meteo.

In concreto, il progetto porterà alla realizzazione di una piattaforma multi-rischio di prodotti e servizi in grado di potenziare e migliorare la gestione e la risposta degli enti locali e regionali in situazioni di emergenza derivanti da eventi meteorologici estremi. Come per esempio le alluvioni, che nel capoluogo ligure si sono verificate per ben due volte nell’arco di 5 anni causando la morte di 7 persone e milioni di danni. 

La piattaforma dovrebbe dunque fornire strumenti per diramare allerta precoci e supportare le decisioni a livello locale, mirate sul territorio, e sarà suddivisa su 4 siti pilota: Mar Ligure - Italia Francia (Genova e Bastia); Catalogna (Barcellona); Finlandia (Helsinki); Svizzera (Berna). In questi siti la piattaforma rimarrà attiva 24 ore su 24 per undici mesi, a partire da giugno 2018, dopodiché i dati raccolti verranno utilizzati per farla entrare in funzione in maniera definitiva. Tra le richieste fondamentali avanzate per il sito ligure, quella di fornire agli enti locali rapido accesso ai dati esistenti e una visione globale di tutte le informazioni a disposizione, monitorando con attenzione il territorio e “smaltendo” eventuali strumenti ritenuti ormai superflui o datati in favore di altri più avanzati in grado di fare concretamente la differenza quando si tratta di affrontare un’emergenza.

In totale 15 i milioni investiti nel progetto a livello complessivo, 2 milioni e 400mila euro dei quali destinati al sito italiano, e dunque al lavoro di ricerca, approfondimento e prevenzione in Liguria. Tra gli operatori che prendono parte al progetto, oltre al Comune, ci sono le Protezioni Civili a livello nazionale e locale, enti che si occupano di ricerca applicata ai rischi naturali come Cima, e diversi partner industriali: «Il territorio di Genova e della Liguria è un territorio fragile  – ha fatto sapere l’assessore alla Protezione civile del Comune di Genova, Giovanni Crivello – Questi strumenti miglioreranno la capacità di anticipo e di risposta proattiva nell’affrontare situazioni indotte dagli eventi meteorologici attraverso l’uso di tecnologie innovative e all’avanguardia come elemento per rafforzare la protezione dei cittadini e salvaguardare le vite umane».
 

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