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Cronaca

La rivolta dei revisori auto: «A rischio le vacanze di 50mila liguri»

I centri di revisione auto certificati proclamano lo stato di agitazione a livello nazionale: tariffe adeguate, lotta all'abusivismo e regole più precise le richieste avanzate al governo

Regole precise, efficaci e conformi alla direttiva europea, tariffe adeguate, rispetto delle norme e più controlli sull’abusivismo: i centri di revisione auto scendono sul piede di guerra in vista del grande esodo estivo, e chiedono al più presto un incontro con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti proclamando nel frattempo uno stato di agitazione.

La “rivolta” è stata proclamata a livello nazionale, con dirette conseguenze sulle partenze di circa 16 milioni di vacanzieri italiani, 50mila dei quali liguri: «Abbiamo chiesto più volte un incontro al ministero per discutere urgentemente sui fattori che mettono a rischio la nostra categoria e, di conseguenza, anche la sicurezza degli automobilisti - ha spiegato Vincenzo Ciliberti, delegato nazionale rapporti istituzionali dei revisori auto Anara-Confartigianato Liguria - Prima di tutto c’è la questione del recepimento della direttiva europea: nel documento firmato a maggio scorso non è stato tenuto conto delle nostre osservazioni e del nostro lavoro, e permane quindi molta incertezza sulla normativa. A ciò si aggiunge il problema della tariffa, risalente al 2004 e mai adeguata in ben 13 anni. Infine, chiediamo anche un maggiore rispetto delle regole, misure contro la concorrenza sleale e più controlli sull’abusivismo, allo scopo di tutelare sia la nostra professionalità, sia gli automobilisti».

A oggi sono circa 170 i centri revisione auto certificati in Liguria: «Occorre aprire un tavolo con il ministero e risolvere al più presto queste criticità: in queste condizioni non siamo in grado di garantire il servizio agli utenti», ha concluso Anara, che è tornata a chiedere una rapida convocazione per ottenere risposte concrete, affinché «il settore possa essere legittimamente coinvolto nella definizione delle questioni ancora irrisolte e nella fase attuativa del decreto di recepimento della direttiva revisioni e nella stesura dei provvedimenti attuativi che disciplineranno le singole materie».

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