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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Concorsi truccati Università: la Cassazione respinge ricorso dell'ex pro rettrice

Lara Trucco, ex pro rettrice dell'Università di Genova, si era rivolta alla Corte di Cassazione per chiedere l'annullamento del provvedimento che disponeva gli arresti domiciliari. La suprema corte ha dichiarato però inammissibile il ricorso presentato dai suoi legali

Lara Trucco, docente di diritto costituzionale ed ex prorettrice dell'Università di Genova, è sotto indagine nell'inchiesta per i presunti concorsi truccati al dipartimento di Giurisprudenza, nella quale sono coinvolte altre 11 persone, tra cui il professore emerito di diritto costituzionale Pasquale Costanzo. Le accuse a carico degli indagati sono, a vario titolo, di turbativa d'asta e falso.

La procura aveva chiesto la misura cautelare degli arresti domiciliari per Costanzo e Trucco, che era stata concessa dal gip Claudio Siclari con un provvedimento del 10 giugno 2022. La docente Lara Trucco, dopo essersi dimessa dal ruolo di prorettrice, ha fatto ricorso per Cassazione contro il provvedimento che disponeva gli arresti domiciliari.

La suprema corte ha però giudicato legittime le motivazioni del provvedimento del giudice delle indagini preliminari e ha dichiarato quindi inammissibile il ricorso della Trucco.

In particolare, gli avvocati dell’ex prorettrice, chiedevano la revoca dei domiciliari a seguito delle dimissioni della professoressa da tutti gli incarichi presso l'Università di Genova, circostanza che, secondo la difesa, avrebbe fatto venire meno il pericolo di reiterazione del reato, presupposto della misura cautelare. Inoltre, secondo i legali della Trucco, il pericolo di recidiva - motivazione principale del provvedimento del gip - sarebbe insussistente visto anche il lungo tempo trascorso (circa cinque mesi) tra la richiesta del pubblico ministero e l'ordinanza che ha disposto la misura cautelare.

La Cassazione ha però considerato legittime le motivazioni del provvedimento con cui il gip ha disposto gli arresti domiciliari di Lara Trucco. In particolare, secondo il giudice genovese, la concretezza e attualità del pericolo di reiterazione del reato deriverebbe dall'ascendente che la professoressa Trucco godrebbe anche sul personale amministrativo dell'ateneo oltre che sui colleghi di altre università.

La Corte di Cassazione ha quindi dichiarato inammissibile in toto il ricorso dell’ex prorettrice e ha condannato la ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della cassa delle ammende.

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