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Cronaca

La Regione attiva lo smart working: due giornate a settimana per tutti i dipendenti

I lavoratori dell'ente potranno decidere dove e quando lavorare, in accordo con l'amministrazione: obiettivo, maggiore flessibilità per promuovere il benessere e la conciliazione lavoro-vita privata

Dopo il Comune di Genova anche la Regione Liguria ha attivato lo smart working per tutti i suoi dipendenti. La decisione arriva dopo la sperimentazione avviata a settembre, in seguito all’emergenza dovuta al crollo del ponte Morandi, con l’obiettivo di ridurre il più possibile i disagi negli spostamenti casa-lavoro per tutti i dipendenti che abitano in zone direttamente o indirettamente colpite dal crollo e in generale alleggerire la viabilità nel caos.

Alla prima fase hanno partecipato circa 60 dipendenti, e visti i risultati ottenuti l’amministrazione regionale ha deciso di estendere l’attivazione del cosiddetto “lavoro agile” a tutti i lavoratori, che potranno così beneficiare di una maggiore flessibilità sia dal punto di vista dei tempi sia per quanto riguarda gli spazi in cui svolgere il proprio lavoro. L’obiettivo è dunque anche quello di promuovere il benessere organizzativo e una migliore conciliazione vita - lavoro, spiega la Regione.

Per ogni dipendente sono previste fino a due giornate di smart working alla settimana: in queste giornate, il dipendente dovrà rendersi reperibile in determinate fasce orarie, avendo cura di scegliere un luogo di lavoro sicuro e tale da consentire comunicazioni stabili ed efficienti. Tra dipendente e Regione viene inoltre firmato un accordo contenente anche le attività, i progetti e gli obiettivi che dovrà assicurare da remoto. 

«È una sperimentazione, ma è l'inizio di un capitolo nuovo per l'ente - ha detto l'assessore al personale, Gianni Berrino - sono molto soddisfatto e spero che si possa mettere mano a sviluppi importanti nel prossimo futuro».

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