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Cronaca Centro / Piazza Raffaele de Ferrari

De Ferrari, sul palazzo della Regione spunta un maxi cartellone pubblicitario. E scoppia la polemica

Dopo la polemica sulla possibilità di trasformare le impalcature in un maxi schermo su cui proiettare immagini di valenza turistica, sull'edificio spunta la pubblicità di uno smartphone. E Toti tuona: «Mai autorizzato»

Dopo la quesitone maxischermo, che a inizio estate ha dato vita a un serrato botta e risposta tra Regione e Comune, la facciata del palazzo di piazza De Ferrari in cui ha sede la Regione Liguria torna al centro della polemica, questa volta per la comparsa di un cartellone pubblicitario di un noto marchio hi-tech che campeggia al centro delle impalcature.

Questa volta l’attacco parte dalla Regione, che qualche mese fa aveva proposto di utilizzare la facciata dal palazzo come schermo gigante su cui proiettare immagini che valorizzassero il patrimonio turistico e culturale della Liguria: un progetto naufragato, nonostante gli sponsor già accreditati, dopo che il Comune ha tirato in ballo il concetto di sicurezza stradale citando l’articolo 23 del codice della Strada, che impedisce nei pressi delle strade l’installazione di elementi luminosi  che potrebbero diventare fonte di distrazione per gli automobilisti.

«La Regione Liguria non ha autorizzato il manifesto pubblicitario sulla facciata della sua sede centrale, di proprietà Unipol. Riteniamo che urti il senso estetico di piazza De Ferrari e provvederemo nelle adeguate sedi per la sua immediata rimozione», ha fatto sapere il governatore della Liguria, Giovanni Toti, nel vedere in mattinata la pubblicità comparire sulle impalcature che coprono il palazzo che si affaccia su piazza De Ferrari, sottolineando poi che «non siamo contrari all’utilizzo della facciata per scopi commerciali, e lo avevamo dimostrato a inizio estate con un articolato progetto, travagliato e poi bocciato, per valorizzare il cantiere del palazzo». 

«Riteniamo tuttavia che questa scelta debba essere studiata e condivisa al fine di diventare un valore aggiunto per la piazza e non un elemento anti estetico come invece risulta il manifesto in questione», conclude il governatore ligure. Che adesso, con tutta probabilità, andrà a bussare alla porta di Tursi per fare chiarezza: è al Comune, infatti, che spetta il compito di regolamentare la pubblicità dal punto di vista urbano, compreso l’eventuale utilizzo di edifici in ristrutturazione. E anche se Unipol, in quanto proprietario del palazzo, potrebbe di fatto non avere commesso alcuna irregolarità, resta da capire chi abbia accordato il permesso.

Dopo le precisazioni del Comune di Genova, che ha specificato che la domanda di autorizzazione è stata giudicata regolare dai diversi uffici tecnici preposti, Toti risponde su Facebook: «l maxischermo per la promozione turistica in piazza De Ferrari no, la pubblicità di un cellulare sì? Menomale che è il Comune di Genova!».

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