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Cronaca

Finta residenza a Milano per ritirare il reddito di cittadinanza: sgominata banda di truffatori

Denunciate a oggi sei donne, ma l'inchiesta è più ampia: tutti hanno dichiarato di essere residenti a Milano, addirittura di vivere nella stessa via

Hanno battuto gli uffici postali del capoluogo ligure per ritirare l’assegno del reddito di cittadinanza, una vera e propria “processione” di persone che non avevano neppure uno dei requisiti necessari per accedere all’agevolazione: sono stati scoperti dai carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro, un’inchiesta che ha portato alla denuncia di sei donne e alla procedura di recupero di 14.000 euro.

Le indagini dei carabinieri hanno portato alla denuncia di sei donne tra i 21 e i 53 anni. Gli accertamenti sono partiti dopo alcune segnalazioni legate proprio ai numerosi cittadini romeni che si sono presentati in diversi uffici postali cittadini riscuotendo l’assegno con carta postale: tutti avevano dichiarato di essere residenti nella provincia di Milano, dove avevano tra l’altro presentato richiesta per il reddito di cittadinanza.

A saltare all’occhio, però, è stato il fatto che la gran parte risiedesse nella stessa via: i controlli incrociati con il Comune di Milano e l’Inps hanno dimostrato che nessuna delle persone che avevano fatto richiesta era censita, e che tutti risultavano irreperibili in Italia.

Accertato quindi il falso: nessuno possedeva i requisiti minimi richiesti dalle norme in vigore con riferimento all’obbligo d’ingresso sul territorio nazionale da oltre 10 anni e avere residenza anagrafica da almeno due.

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