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Cronaca

Recupero delle terre incolte e abbandonate, via libera dal consiglio comunale

La mozione, presentata dalla Lega, punta a «favorire un ritorno all'agricoltura da parte delle nuove generazioni, favorendo non solo una scelta di vita ma una riscoperta di importanti valori, di tradizioni e di crescita umana personale»

«Concentrare gli sforzi e l'impegno per realizzare compiutamente il recupero delle aree, sia pubbliche che private, incolte ed abbandonate e favorire così la salvaguardia dell'ambiente, con benefici effetti sull'occupazione e lo stesso stato sociale». È quanto si legge nel testo di una mozione, presentata in consiglio comunale nel corso della seduta di lunedì 21 dicembre 2020.

La mozione è stata approvata con 25 voti favorevoli (Lega Salvini Premier, Cambiamo, Italia Viva, Vince Genova, Fratelli d’Italia, Forza Italia), due contrari (Paolo Putti di Chiamami Genova e Ubaldo Santi del Gruppo Misto) e dieci presenti non votanti (Pd, Movimento 5 Stelle, Lista Crivello).

La mozione è stata presentata da Luca Remuzzi, Lorella Fontana, Maurizio Amorfini, Federico Bertorello, Francesca Corso, Maria Rosa Rossetti e Davide Rossi. Lo scopo del documento è quello di rendere produttive le terre incolte, a maggior ragione vista la crisi economica in cui versa il paese e la stessa Genova a causa della grave crisi economica e del covid che ha causato un incremento della disoccupazione soprattutto giovanile.

«Questa situazione - commentano dalle fila della Lega - può davvero essere una grande occasione per favorire un tipo di economia che per tanti anni è stato volano di trazione del nostro paese che possa attraverso varie azioni favorire un ritorno all'agricoltura da parte delle nuove generazioni, favorendo non solo una scelta di vita ma una riscoperta di importanti valori, di tradizioni e di crescita umana personale».

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