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Cronaca

A Genova boom di divorzi low-cost: 16 euro per dirsi addio in Comune

Sono sempre di più le coppie genovesi che scelgono di evitare il tribunale e dirsi addio davanti a un ufficiale di stato civile: unici requisiti, non avere figli minori o portatori di handicap e l'assenza di vertenze patrimoniali

La crisi si fa sentire in tutti i campi, diritto di famiglia compreso, come dimostra il fatto che nel 2015 sono state 300 le coppie che hanno scelto di evitare il tribunale e separarsi o divorziare siglando un accordo davanti a un ufficiale di stato civile del Comune.

Questione di praticità, ma soprattutto di costi: per dirsi addio in Comune è sufficiente presentare una marca da bollo da 16 euro, tagliando così le spese legali e accorciando i tempi. Unici requisiti richiesti per ufficializzare la separazione e divorzio sono l’assenza di figli minori o portatori di handicap, l’accordo tra i due coniugi e una situazione finanziaria già sistemata. In questi casi è necessario rivolgersi al tribunale civile o alla negoziazione assistita in presenza di due avvocati.

La procedura in Comune è in tutto e per tutto simile a quella in tribunale: una volta deciso per la separazione o il divorzio, i due coniugi devono rispettare la cosiddetta “pausa di riflessione” di 30 giorni e poi ripresentarsi alla’Anagrafe per ufficializzare l’atto: una strada che negli ultimi 12 mesi hanno percorso sempre più ex coppie, come dimostra il crollo del numero dei divorzi in tribunale, che nel 2015 sono stati 637, oltre 100 in meno rispetto al 2014.

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