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Cronaca

Omicidio del piccolo Ale, Rasero condannato in Cassazione

Dopo 4 processi, i giudici della Suprema Corte hanno confermato la condanna a 26 anni di carcere per l'ex broker genovese, ritenuto colpevole di avere ucciso Alessandro Mathas, 8 mesi, durante un festino a base di droga e alcol

La Corte di Cassazione ha confermato il verdetto espresso dalla Corte d'Appello di Milano, condannando Giovanni Antonio Rasero a 26 anni di carcere per l’omicidio del piccolo Alessandro Mathas, il bimbo di 8 mesi morto in un residence di Nervi la notte tra il 15 e il 16 marzo 2010.

Per i giudici, il broker genovese - detenuto agli arresti domiciliari dopo la condanna in Appello - sarebbe l’unico responsabile della morte del piccolo, ucciso durante un festino a base di droga e alcol cui prese parte anche la madre Katerina Mathas, nel 2014 condannata in via definitiva a 4 anni per abbandono di minore aggravato dalla morte. La donna oggi vive ad Arenzano, ed è diventata madre di una bambina. Lo scorso ottobre le sono stati revocati i domiciliari in favore dell’affidamento ai servizi sociali

La tesi dell’accusa è sempre stata la stessa: Rasero avrebbe colpito il bimbo durante l’assenza della madre, uscita per andare a comprare la cocaina, per farlo smettere di piangere.

Il broker genovese era stato condannato in primo grado a 26 anni e assolto in secondo grado, ma la sentenza era stata impugnata e la Cassazione aveva disposto un nuovo processo, questa volta presso la Corte d’Appello di Milano, che aveva confermato la condanna. Rasero si era di nuovo rivolto alla Cassazione, che ieri ha emesso verdetto di colpevolezza. Già annunciato il ricorso alla Corte Europea di Strasburgo.

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