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Cronaca Rapallo

Crollo delle dighe a Rapallo e Santa Margherita, aperta un'inchiesta

La procura di Genova indaga per crollo colposo e attività colpose che creano pericolo di naufragio: entrambe le barriere erano state sottoposte a lavori di rinforzo nel 2000

La procura di Genova ha aperto un’inchiesta sul crollo delle dighe di Rapallo e Santa Margherita Ligure, avvenuto durante la fortissima mareggiata che ha bersagliato le coste liguri lo scorso 29 ottobre.

Titolare del fascicolo il pubblico ministero Walter Cotugno, che ha raccolto la segnalazione della Capitaneria di porto. La diga del porto Carlo Riva di Rapallo, infatti, era stata sottoposta a massicci interventi di rinforzo dopo i danni causati dalla mareggiata del 2000, e la Guardia costiera ha già acquisito la documentazione relativa proprio a quei lavori. 

Rapallo, la devastazione vista dall'alto: il video girato con il drone

L'indagine è stata estesa anche alla diga di Santa Margherita Ligure, anche lei parzialmente crollata e anche lei sottoposta a lavori di rinforzo: gli ultimi nel 2017, approvati e portati avanti dal Provveditorato per le Opere Pubbliche per rinforzare la scogliera a protezione della base della diga.

Attualmente il fascicolo è a carico di ignoti e incentrato su “crollo colposo” e “attività colpose che creano pericolo di naufragio”. Il crollo delle dighe ha contribuito ad aumentare in maniera esponenziale i danni causati dalla forza delle onde, che hanno sbattuto centinaia di barche sulle spiagge e sul lungomare e distrutto diverse attività e strutture, compresa la sede della Capitaneria di Porto.

A far cedere quella di Rapallo una violentissima onda: il crollo è stato immortalato da diversi residenti, e mostra il momento in cui il mare sfonda la barriera.

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