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Cronaca

Dopo il furto, la cena e la dormita: arrestato ladro seriale e “scroccone”

In manette un 49enne che si è introdotto in una scuola e in un convento e, dopo avere razziato gli oggetti di valore, si è "trattenuto" pure a mangiare e dormire prima di fuggire

Oltre che ladro, pure “scroccone”: la polizia ha arrestato un 49enne ritenuto responsabile di una lunga serie di furti in tutta la Liguria, tra cui anche due commessi in una scuola e in un convento di Rapallo in cui ha persino mangiato e dormito, riuscendo anche a ingannare le suore, prima di fuggire con il bottino.

In manette è finito un 49enne italiano arrestato dalla Sezione Anticrimine del Commissariato di Rapallo dopo una lunga e approfondita indagine: gli investigatori sono risaliti a lui dopo due colpi messi a segno tra il 5 e il 7 maggio scorsi nell'Istituto Giannelline di Rapallo e nel convento e nella chiesa adiacenti. Il primo furto è avvenuto nella scuola nella notte tra il 5 e il 6 maggio: il ladro si è introdotto nell'edificio scassinando la porta, e una volta dentro si è diretto verso le aule, ha rubato due computer e i soldi che erano in un registro di classe e poi si è introdotto nella segreteria rubando altri 1.600 euro. A quel punto era ormai l'alba, e mentre si dirigeva verso l'uscita ha incrociato nell'orto adiacente il convento una suora che stava raccogliendo le verdure per il pranzo.

Vedendosi scoperto, l'uomo si è spacciato per un senzatetto e ha chiesto alla religiosa qualcosa da mangire: la donna, impietosita, lo ha sfamato e congedato, senza accorgersi che era riuscito a entrare nel convento e a nascondersi in una delle stanze in disuso al piano superiore. E così, nella notte tra il 6 e il 7 maggio, il 49enne ha potuto esplorare anche il convento e la chiesa rubandio nella sagrestia due pissidi e una catena in oro e altri 45 euro presi dalla tonaca di una suora. Poi si è rifugiato in cucina, ha mangiato, ha dormito e al mattino è fuggito con il bottino e con le chiavi delle strutture rubate da una cassetto.

Il passo falso lo ha commesso proprio durante le sue esplorazioni, lasciando impronte digitali in diversi punti e consentendo agli agenti coordinati dal dirigente Giacomo Turturo di identificare e rintracciarlo, pluri-pregiudicato, alla Spezia, considerata una sorta di "base operativa". Al momento della cattura, avvenuta nel pomeriggio di mercoledì, l’uomo aveva con sé 650 euro in contanti, tre chiavi passe-partout e due dichiarazioni di vendita rilasciate da due compro-oro della città, dove i poliziotti hanno trovato alcune collanine e una fede nuziale, probabili proventi di altri furti.

L’uomo è stato dunque trasferito nel carcere della Spezia, ma le indagini del commissariato di Rapallo proseguono alla luce di altri colpi messi a segno con lo stesso modus operandi nel levante genovese che potrebbero essere ricondotti a lui: dai registri risultano almeno 5 episodi simili commessi soltanto da inizio 2018, decine quelli nel 2017, tutti tra la Liguria e la Toscana. Si tratta, come hanno appurato gli investigatori, di un personaggio molto noto proprio per la sua "passione" per i furti in conventi, chiese e istituti religiosi, spesso commessi attraverso il raggiro.

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