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Cronaca

Ragazzina accoltellata, sospesa la potestà al padre. Che chiede la scarcerazione

Il giudice del Tribunale dei Minori ha formalmente affidato la dodicenne, colpita con diverse coltellate e arrivata in fin di vita al Gaslini, a una comunità per minori di Lavagna

Il Tribunale dei Minori di Genova ha deciso di sospendere la potestà genitoriale all’uomo che lo scorso 26 febbraio ha accoltellato la figlia di 12 anni in quello che lui ha definito, davanti agli investigatori, un tentativo di omicidio-suicidio.

La decisione è arrivata dopo che per la ragazzina, arrivata in ospedale in gravissime condizioni e ancora ricoverata in osservazione, è stato deciso l’affidamento a una comunità per minori di Lavagna, la città dove viveva insieme con il padre, attualmente in carcere e accusato di tentato omicidio, e la nonna paterna, la cui posizione è ancora al vaglio degli inquirenti per tentare di stabilire se abbia o meno assistito all’aggressione e abbia deciso di coprire il figlio.

L’opzione comunità è stata scelta anche alla luce del fatto che la madre della dodicenne e i fratelli attualmente risiedono in Ecuador, paese d’origine della famiglia, e non hanno la possibilità di venire in Italia. Proprio i problemi economici, stando a quanto dichiarato dal padre, sarebbero alla base del gesto estremo compiuto sulla figlia: “In Ecuador sono perseguitato dagli strozzini, ho avuto paura per me e per lei e per un attimo ho pensato di uccidermi e portare con me anche mia figlia”, aveva detto agli agenti della Squadra Mobile del dirigente Marco Calì e al pubblico ministero Marcello Maresca.

Inizialmente, quando aveva accompagnato la figlia all’ospedale Gaslini con una profonda ferita da taglio all’addome, l’uomo aveva sostenuto di essere stato aggredito da uno straniero in via Teglia, a Rivarolo, e che la dodicenne era stata colpita nel tentativo di frapporsi tra il padre e lo sconosciuto. Un racconto che gli inquirenti avevano smantellato pezzo per pezzo nel giro di 48 ore, arrivando poi alla confessione.

Attualmente, come detto, il padre si trova in carcere, ma nei prossimi giorni il suo avvocato ha intenzione di presentare istanza di scarcerazione con richiesta di detenzione ai domiciliari.

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