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Cronaca Pegli / Viale Durazzo Pallavicini

Villa Durazzo Pallavicini, al via la raccolta fondi per salvare l'antico mosaico

È possibile donare online: "In questi sei anni abbiamo visto il mosaico invecchiare con una rapidità incredibile, dev'essere rifatto" dice Silvana Ghigino, direttrice del parco

Il parco di Villa Durazzo Pallavicini di Pegli getta il cuore oltre l'ostacolo e lancia una campagna di crowdfunding su Rete del Dono (si può partecipare qui): obiettivo sostenere il restauro del pavimento a mosaico della torre del castello. 

Si fa dunque appello alla solidarietà dei cittadini per realizzare i lavori nel parco costruito nel 1846 che, nel 2017, è stato definito il più bello d'Italia. Tutt'oggi museo a cielo aperto, ha però il pavimento della sala della torre in stato di degrado, a tal punto che è stato sospeso l'accesso ai visitatori. 

"La storia del mosaico - dice Silvana Ghigino, direttrice del parco pegliese - comincia tra il 1840 e il '46, quando i fratelli Mora, parte del conclave artistico che girava intorno a Michele Canzio (l'architetto che ha progettato la villa, ndr), hanno realizzato l'originale. Ma in questi sei anni lo abbiamo visto progressivamente invecchiare con una rapidità incredibile. Siamo arrivati alla conclusione che deve essere rifatto. Il vero lavoro da fare non è tanto quello sulla materialità dell'oggetto in sé, bensì vincolare il bisogno di occuparsi della bellezza che ci arriva dal tempo. Vedo tutti i giorni persone che entrano nel giardino e che escono con gli occhi illuminati da quello che hanno visto, è il segno che tutto il tempo che impieghiamo a conservare quest'opera non è sprecato".

Marco Vigo, di Vigo Mosaici, spiega: "I visitatori qui vedono qualcosa che una persona ha voluto, un'altra ha progettato e un'altra ancora ha fatto. Subentra poi un quarto elemento, ovvero chi lo ha conservato". 

Vista l’urgenza del recupero e per restituire l’accesso alla sala, si è deciso un intervento eccezionale: un recupero a “strappo” del mosaico che sarà poi portato presso un laboratorio di restauro specializzato a Campo Ligure dove verrà restaurato. Parallelamente, (ma al fuori della campagna di raccolta fondi) il mosaico originale restautato sarà applicato su un supporto che ne permetterà l'esposizione, mentre si procederà a una copia identica da posare nella sala. L'obiettivo è duplice: riaprire l'accesso al pubblico e garantire la visione del mosaico originale che sarà questa volta più protetto.

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