Questura, approvata la vendita: il ricavato per estinguere mutui e per le scuole

Come già anticipato, il Consiglio della Città Metropolitana ha votato quasi all’unanimità (15 voti favorevoli, il voto contrario del consigliere Gianni Pastorino e un’astensione) la messa in vendita dell’edificio della Questura di Genova, in via Diaz, un palazzo da 12mila metri quadrati che ospita uffici, alloggi di servizio, magazzini, cortili e parcheggi costruito nel 1935.

La decisione si è resa necessaria dopo anni di morosità da parte del Ministero dell’Interno, come hanno fatto sapere i vertici della Città Metropolitana, che nel corso della seduta del consiglio di ieri hanno anche stabilito che il ricavato della vendita dell’edificio di via Diaz, insieme con quello di Villa Grimaldi, a Sampierdarena, verrà impiegato per l’estinzione di due mutui contratti dall’ente del valore di 6,8 e 5,3 milioni con scadenza 2030 e 2031. 

La somma restante (i 5,5 milioni della vendita dell’edificio di corso Martinetti in cui ha sede la caserma dei Carabinieri) verrà invece impiegata finanziare il progetto di ampliamento edilizio di alcune strutture scolastiche, in primis dell’istituto alberghiero Bergese di Sesti Ponente. Nessun accenno dunque alla crisi Atp e a un eventuale investimento nelle casse del trasporto pubblico locale nonostante le richieste dei sindacati, anche perché, come ha spiegato il consigliere metropolitano al Bilancio e al Patrimonio, Alfonso Gioia, «per legge il ricavato non può essere utilizzato per la spesa corrente, ma può essere impiegato solo per due finalità. La prima sono gli investimenti in conto capitale, per esempio opere pubbliche sulle strade o progetti di edilizia scolastica».