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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Taxi vandalizzato a Quarto, gli autisti: «Situazione insostenibile»

Finestrini rotti, portiere sfondate e «scritte inneggianti a Uber»: la denuncia del presidente della cooperativa Radi Taxi Valter Centanaro

Blitz vandalico ieri notte sulle alture di Quarto, dove l'auto di servizio di un tassista è stata presa di mira da ignoti che hanno distrutto i finestrini, sfondato le portiere e sfregiato la carrozzeria con «scritte inneggianti a Uber».

A denunciare il fatto è Valter Centanaro, presidente della Cooperativa Radio Taxi di Genova, che in una nota, oltre a esprimere solidarietà nei confronti del collega, evidenzia «una situazione diventata ormai insostenibile. L’auto del collega era parcheggiata sotto la sua abitazione, e l'episodio è stato prontamente denunciato alle forze dell’ordine dalla vittima dell’atto barbaro e increscioso. Vorremmo richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla situazione in cui i tassisti genovesi si trovano oggi a dover vivere e lavorare».

«Purtroppo questo non è l’unico episodio che ha preso di mira l’auto di un collega da parte di qualche gruppo di balordi. A questo punto, non possiamo non denunciare pubblicamente la nostra preoccupazione e la sensazione, fondata e legittima, di insicurezza in cui la nostra categoria si trova oggi a dover operare. Siamo lavoratori come tutte le altre categorie economiche: l’auto è il nostro primario strumento per poter svolgere la nostra professione. Distruggere l’auto a un collega equivale a impedirgli di portare a casa un salario per mantenere la propria famiglia».

L'episodio contribuisce a inasprire ulteriormente un clima già teso, che ha visto i tassisti contestare apertamente lo sbarco di Uber nel capoluogo ligure con esposti e manifestazioni di protesta: l'ultima riguarda l'arrivo del servizio anche nel Tigullio, complici gli accordi con il Covo di Santa Margherita Ligure, definito «operante al di fuori delle leggi vigenti e al di fuori di ogni più elementare norma contributiva e fiscale: siamo profondamente delusi del comportamento tenuto dai titolari locale - hanno fatto sapere i tassisti - Ognuno è libero di perseguire le proprie politiche aziendali: il nostro primo impegno è quello di dare garanzie e certificazioni di qualità e sicurezza ai nostri clienti, garanzie che altri non possono dare»

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