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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Quarto / Via delle Campanule

Quarto, giardini chiusi per 'sondaggi ambientali' in vista del parcheggio d'interscambio

Mentre il Comune lavora alla realizzazione di una rimessa per mezzi Amt presso lo stadio Carlini, in via delle Campanule dovrebbe sorgere un parcheggio d'interscambio. Ma è polemica sul futuro dei giardini

Come i genovesi hanno avuto modo di toccare con mano in questi anni, quando la giunta Bucci si mette in testa un'idea, difficilmente la cambia, anche se riceve molte obiezioni in merito. Non fa eccezione l'area di via delle Campanule a Quarto. Il progetto iniziale di una rimessa Amt sembra superato, ma non l'intenzione di utilizzare in qualche modo l'area verde.

Giardini che, ricordiamo, alla fine di maggio 2017 hanno visto l'inaugurazione dell'area giochi per i bimbi, realizzata con le scarpe sportive esauste. Ma ora quello spazio dedicato ai più piccoli è a rischio, e al momento è chiuso visto che sono in corso 'sondaggi ambientali'.

"L'area verde di via delle Campanule diventerà un parcheggio di interscambio - spiega il consigliere comunale del Partito Democratico a Genova, Alessandro Terrile -. È questa la decisione comunicata dall'assessore alla mobilità nella risposta a una mia interrogazione in consiglio comunale. Il Comune ha abbandonato l'idea di realizzare a Campanule una rimessa Amt, che dovrebbe andare nell'area dello stadio Carlini, ma insiste per costruire un parcheggio d'interscambio".

"L'area verde è già chiusa al pubblico - prosegue Terrile -, perché è cominciata 'una serie di indagini e sondaggi preparatori ai lavori' proprio in vista della realizzazione del parcheggio al posto del giardino. Una scelta incomprensibile, dal punto di vista ambientale ma anche da quello trasportistico. Continueremo la battaglia fuori e dentro l'aula del Consiglio".

Il comitato 'Noi che in Via delle Campanule piantiamo Alberi non Autorimesse', che da mesi si batte per difendere l'area verde, si dice pronto a tornare in piazza e chiede nuovamente all'amministrazione di essere audito in Commisisone 4 Assi, "luogo adatto per esporre le nostre ragioni e ottenere chiarimenti - spiegano - sui criteri adottati e sulle ragioni per cui il Carlini non sia ancora sostituito a Campanule come sede della rimessa, dato l'evidente minor impatto che in questa sede arrecherebbe. Chiediamo inoltre che a prescindere dall'esito degli studi sul Carlini, l'Amministrazione si impegni a trovare subito una terza o quarta via".

Della vicenda si sta occupando il consigliere municipale Cristiano Di Pino. "In accordo con il Comitato si sta lavorando alla nuova rimessa in area Carlini. Sono in corso le valutazioni economiche e tecniche per verificarne la fattibilità - ha spiegato Di Pino, contattato da GenovaToday -. Come emerso nei molti incontri avuti con i cittadini in questi mesi da parte dell'assessore Campora e dal sottoscritto per conto del Municipio, si va avanti con il parcheggio d'interscambio, cercando un accordo con i residenti per trovare la soluzione migliore".

"Per la questione Giardini 8 Marzo e campi sportivi - prosegue Di Pino -, sto seguendo personalmente la questione per trovare una soluzione nell'immediato e successivamente al termine dei lavori per salvaguardare i giardini naturalmente e per fare aprire le strutture sportive, in accordo con le Ats e le associazioni del posto".

"Non capisco - conclude Di Pino - da dove il consigliere Terrile sia arrivato a queste conclusioni, naturalmente il sottoscritto e l'assessore Campora sono a disposizione per lui, come per tutti i cittadini, per fornire i chiarimenti del caso. Mi dispiace molto per queste dichiarazioni da parte di Terrile, che è una persona intelligente e preparata, evidentemente i molti problemi interni all'opposizione tolgono lucidità e senso critico. Mi auguro che escano presto da questa crisi, perché Genova ha bisogno non solo di una maggioranza valida ma anche di un'opposizione costruttiva".

Al di là di quella che sarà la sorte dei giardini, viene da domandarsi se abbia senso realizzare un secondo parcheggio d'interscambio nel levante genovese, visto che quello aperto presso la stazione di Quinto è quasi sempre vuoto.

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