Balneari in piazza a Genova per dire 'no' alla Bolkestein
Bandiere nere, giubbotti rossi di salvataggio e striscioni per protestare nel centro della città
Bandiere nere e giubbotti rossi di salvataggio per dire 'no' alla Bolkestein. Così i balneari sono scesi in piazza oggi, lunedì 14 marzo, a Genova, per la protesta in piazza De Ferrari. Sugli striscioni "No alle aste" è il messaggio forte e chiaro dei rappresentanti liguri e toscani dei gestori degli stabilimenti, riuniti nel capoluogo ligure.
Un presidio, voluto da alcune sigle sindacali e a cui ha partecipato anche una delegazione dalla Toscana, organizzato nell'ultimo giorno in cui è possibile presentare emendamenti al ddl Concorrenza, sulla cui conversione interverrà il governo per la riforma delle concessioni demaniali.
In piazza, con i balneari, anche alcuni politici e rappresentanti delle istituzioni come l'assessore regionale al Demanio, Marco Scajola, che ha "ribadito la massima vicinanza di Regione Liguria al comparto balneare e l’impegno concreto di tutte le regioni per fare in modo che il governo comprenda le istanze e apra un tavolo di confronto con le associazioni e con gli enti locali per condividere un percorso che non penalizzi chi ha investito e lavorato con fatica e serietà per la crescita del turismo balenare".
Appena qualche giorno fa, alla manifestazione nazionale a Roma, erano scesi in piazza anche oltre 400 balneari liguri, accorsi con pullman, van e mezzi privati. Nel mirino, il fatto che vengano messe in discussione le condizioni minime di tutela richieste dai balneari per chi fa questo lavoro da anni, investendo denari propri.