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Cronaca Rivarolo / Via Rivarolo

Ex Mira Lanza, ci sarà anche un supermercato di 1.500 mq

La delibera approvata in consiglio comunale prevede «la realizzazione di un polo urbano multifunzionale a vocazione prevalentemente produttiva, connesso alla viabilità in sponda sinistra del torrente Polcevera»

Con 22 voti favorevoli, 14 contrari e 3 astenuti, il consiglio comunale, nel corso della seduta di martedì 25 maggio 2021, ha dato il via libera a un aggiornamento al Puc, ai sensi dell'articolo 43 della L.R. 4 settembre 1997 numero 36 e S.M.I., per la ridefinizione della disciplina urbanistica speciale numero 64 'ex Mira Lanza', relativa all'area dell'ex complesso industriale sito in via Rivarolo angolo via Lepanto - municipio V - val Polcevera.

Favorevoli i consiglieri di Lega Salvini Premier, Cambiamo, Vince Genova, Fratelli d’Italia e Forza Italia; contrari Pd, Movimento 5 Stelle, Lista Crivello, Italia Viva, Ubaldo Santi del Gruppo Misto e Paolo Putti di Chiamami Genova e astenuti Italia Viva.

Il testo della proposta di deliberazione

Nell’ambito perimetrato, in considerazione della sua collocazione ed estensione, che costituisce una risorsa strategica nel processo di riorganizzazione urbana della Valpolcevera, vige la disciplina urbanistica speciale volta alla riconversione dell’ambito industriale dismesso ex Mira Lanza per la realizzazione di un polo urbano multifunzionale a vocazione prevalentemente produttiva, connesso alla viabilità in sponda sinistra del torrente Polcevera.

L’attuazione degli interventi è assoggettata a Progetto Urbanistico Operativo sia in conformità alla disciplina sovraordinata, sia in considerazione delle particolarità dell’area e per le esigenze di creare un nuovo collegamento con via Perlasca. Il P.U.O. di interesse regionale (regime TRZ del PTCP), deve contemplare uno studio sullo schema complessivo della viabilità, con particolare riguardo all’accessibilità ai nuovi insediamenti ed ai collegamenti viari pedonali alla nuova fermata FS di Teglia.

Con il P.U.O. sono ammessi interventi di ristrutturazione edilizia e sostituzione edilizia degli edifici esistenti fino al raggiungimento della SA esistente, con le dimensioni volumetriche adeguate alle diverse funzioni previste, ovvero: Funzioni Principali - Industria e artigianato (lettere A e B - punto 7.2 art. 12) delle norme generali), logistica (lettere A e B - punto 7.3 art. 12) delle norme generali), rimessaggi, depositi e commercio all’ingrosso, uffici, strutture ricettive alberghiere, servizi speciali, impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, esercizi di vicinato, servizi pubblici, servizi di uso pubblico, servizi privati; è consentito l’inserimento di una sola media struttura di vendita; è escluso l’insediamento di grandi strutture di vendita; Funzioni Complementari - Connettivo urbano escluso: sale da gioco polivalenti, sale scommesse, bingo e simili; Parcheggi - Parcheggi pubblici e privati.

Il Progetto Urbanistico Operativo dovrà individuare idonei rapporti insediativi e infrastrutturali con il contesto urbano di riferimento. Sotto il profilo della qualità dei manufatti e dei rapporti visuali con il contesto una particolare attenzione dovrà essere dedicata al prospetto lungo via Rivarolo. Gli edifici da realizzarsi in fregio a via Rivarolo dovranno prevedere tipologie articolate secondo una griglia che si raccordi con il tessuto urbano esistente prevedendo un’adeguata permeabilità del fronte edificato. Il PUO dovrà, inoltre, farsi carico dell’allargamento della sezione del sottopasso esistente e dell’allargamento della via Lepanto, sino all’incrocio con via Rivarolo, al fine di configurare un miglioramento della viabilità dei quartieri della bassa Valpolcevera, consistenti nella progettazione e realizzazione della prosecuzione di via Lepanto verso ponente, con adeguamento della sezione del sottopasso ferroviario esistente.

A fini compensativi della mancata approvazione di un progetto edilizio relativo ad un’area di via dei Rebucchi, è ammessa la localizzazione in sito di ulteriori 3.200 mq di S.A.; in tal caso il progetto dovrà farsi carico della riqualificazione ai fini agricoli e del successivo presidio ambientale dell’area d’origine di detta capacità edificatoria.

Ai sensi dell’art. 9 delle Norme Generali del PUC è ammessa la parziale monetizzazione degli standard urbanistici. A interventi ultimati l’area è assimilata all’Ambito di Riqualificazione Urbanistica produttivo - Urbano (AR-PU), ferme restando le destinazioni d’uso, e le relative percentuali, previste dal PUO e dai progetti edilizi approvati per l’attuazione.

Critiche dal Partito democratico

«Senza aver potuto esaminare alcun progetto - commenta il Gruppo Pd Comune di Genova -, senza certezza di cosa verrà costruito davvero nel cuore della Val Polcevera, il Consiglio Comunale ha votato l’aggiornamento al piano urbanistico per l’area ex Mira Lanza. Nonostante le iniziali rassicurazioni dell'assessore Garassino, che aveva escluso nuovi punti vendita della grande distribuzione, l'aggiornamento al Puc consentirà l'insediamento di un supermercato di 1.500 mq».

«Un supermercato - attacca il Pd -, come in tutte le trasformazioni urbanistiche di questa amministrazione: dal Palasport a Hennebique, dall’ex Mercato di corso Sardegna all'ex mercato del pesce di Cavour, dalla nuova piscina di Nervi all'Esselunga di San Benigno, dallo Champagnat ai campi sportivi salesiani di via Carrara, per arrivare alla rotonda di Carignano».

«Cos'altro sarà realizzato all'ex Mira Lanza è un mistero - proseguono i dem -: si parla di industria e artigianato, logistica produttiva, uffici, strutture alberghiere, servizi al cittadino. Ma l'unica certezza, per ora, è il supermercato. Abbiamo espresso voto contrario, anche alla luce del mancato accoglimento dei nostri emendamenti che chiedevano di limitare le dimensioni della grande distribuzione e di consentire il solo trasferimento di licenza esistente».

«Si è persa la grande occasione di condividere con il territorio, con il Municipio, con i commercianti e i residenti, la pianificazione della rinascita di un'area vitale per la val Polcevera», concludono i consiglieri del Pd.

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