rotate-mobile
Cronaca

Ciro Grillo, iniziato in Sardegna il processo per violenza sessuale di gruppo

Il figlio del fondatore del M5S, insieme ad altri tre amici genovesi, è stato rinviato a giudizio con l'accusa di aver violentato una ragazza italo norvegese nella notte tra il 16 e 17 luglio 2019 nella villa affittata dai Grillo in Costa Smeralda

Si è aperto il 15 marzo, nel tribunale di Tempo Pausania in Sardegna, il processo a carico di Ciro Grillo e di altri suoi tre amici di Genova - Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria - che sono accusati di violenza sessuale di gruppo su una ragazza conosciuta in Sardegna durante una serata in discoteca.

I fatti dai quali ha avuto origine l'indagine risalgono alla notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019, quando il gruppo di amici, dopo aver passato la serata al Billionaire di Porto Cervo, ha fatto ritorno nella casa vacanze affittata dalla famiglia Grillo a Cala Volpe, in Sardegna, insieme a due ragazze conosciute nel locale.

Ciro Grillo e tre amici indagati per violenza sessuale di gruppo

Proprio nella villa si sarebbe consumata la violenza sessuale di gruppo, vittima una delle due ragazze, che secondo quanto riferito agli inquirenti sarebbe stata indotta a bere vodka fino a perdere i sensi. La ragazza, nella denuncia fatta ai Carabinieri, ha raccontato di aver subito abusi quando si trovava in stato di incoscienza.

Opposta la tesi dei quattro ragazzi, che si sono difesi affermando che il rapporto sarebbe stato consensuale. A seguito della denuncia sono iniziate le indagini della Procura, che hanno portato alla raccolta di numerose fonti di prova, tra cui conversazioni telefoniche, messaggi, video e foto della serata.

La prima udienza della fase dibattimentale del processo, quella in cui si acquisiranno le prove dei fatti, si è tenuta a porte chiuse per tutelare la posizione della vittima. La ragazza si è costituita come parte civile nel processo ed è rappresentata dall'avvocato Giulia Buongiorno.

Davanti al collegio dei magistrati non erano presenti gli imputati e nemmeno la ragazza, che si trova all'estero per ragioni di studio. Per ricostruire i fatti, durante il processo, saranno sentite come testimoni 56 persone. Il Tribunale ha anche ammesso come prova anche l'hard disk che contiene tutte le intercettazioni, compresi gli scambi di messaggi tra la ragazza e altre persone.

Secondo l'avvocato Bongiorno, proprio questi conversazioni rappresentano elementi di prova dirimenti per l'accertamento dei fatti. Il Tribunale di Tempo Pausania ha messo a calendario un'udienza al mese da qui fino alla fine dell'anno, che si terranno tutte a porte chiuse, come consentito dalla legge in caso di reati di violenza sessuale.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ciro Grillo, iniziato in Sardegna il processo per violenza sessuale di gruppo

GenovaToday è in caricamento